Oggi l'interpretazione del Vangelo sembra di facile interpretazione, quasi scontata. Semplificandola molto si potrebbe dire: “Il ricco va all'inferno, il povero in paradiso”. In realtà come sempre accade con le parole di Gesù è necessario andare più in profondità, per comprendere che questo racconto dice molto di più di un semplice premio o castigo a seconda di come abbiamo gestito i nostri beni.
Abbiamo nel cuore l’immagine di Carlo Azeglio Ciampi, che ieri ha raggiunto la Casa del Padre: tutti lo definiscono un buon Presidente, garante della Costituzione Italiana, grande italiano amante del nostro Paese e uomo di fede cristiana. Anche noi siamo in cammino e ci interroghiamo su come essere uomini e discepoli di Gesù un po' migliori.
Jubilaeum Misericordiae: immensa grazia e opportunità che ci è data per passare dal Dio forse piccolo che portiamo nel cuore a quello di Gesù. E questo Anno Giubilare si sta celebrando non tanto nella imponenza delle celebrazioni, ma nella profondità della riflessione e dei piccoli gesti, nella moltiplicazione delle porte sante, perché la salvezza è per tutti. Anche noi, in questa Chiesa del Cimitero, avremo la gioia di aprire la Porta Santa della Misericordia Domenica 30 ottobre e lasciarla aperta per tutte le celebrazioni dei Santi e dei Defunti.
Una delle prime cose che colpisce nel Vangelo di oggi, nel quale l’Evangelista Luca ci mette davanti alcune condizioni che Gesù detta a coloro che vogliono essere suoi discepoli, è la grande folla che lo segue. Mi immagino un Gesù che ad un certo punto si ferma, guarda tutta questa folla un po’ sorpreso e, allo stesso tempo, un po’perplesso.