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ScapolareConsegna«Ricevi, figlio dilettissimo, lo Scapolare.
Coloro che moriranno rivestiti di questo Scapolare
non andranno nel fuoco dell’Inferno».
 

Oggi, purtroppo, come molte altre belle tradizioni, la festa liturgica della Vergine del Monte Carmelo si è appannata, travolta dal ritmo incalzante e frustrante del lavoro, oppure, per quelli che se lo possono permettere, dal primo periodo di vacanza. Quando la maggioranza della nostra gente era dedita al lavoro dei campi la Festa della Madonna del Carmine spezzava l’arsura della fatica e consentiva qualche ora di riposo; la gente si recava a Messa, riceveva la Santa Comunione e alla sera, in molti borghi, si faceva la processione per le vie del paese, dimostrando in tal modo la devozione e l’amore alla Madonna ponendosi sotto la sua protezione.

Il monte Carmelo è la montagna sacra che il profeta Elia convertì nel segno della fedeltà a un solo Dio e il luogo dell’incontro tra Dio e il suo popolo Israele. Come il profeta Elia, «ardente di zelo per il Dio vivente», così gli eremiti cristiani si sono raccolti durante le Crociate nelle grotte di quella montagna e hanno costituito la famiglia religiosa del Carmelo.

CuoreImmacolatoMaria«Mater mea, fuducia mea!».
 
Onoriamo oggi il Cuore immacolato di Maria Santissima e lasciamo che la pia e candida espressione  «Mater mea, fiducia mea» circondi, come una aureola di umili raggi, la dolce effige, mentre ciascuno che la guardi, ciascuno che la veneri pensa in cuor suo come appropriarsi il significato, il valore, il conforto delle affettuose e ardite parole. Sembra che in esse si risolvano praticamente tante questioni di dottrina mariana; sembra che in esse trovino radice di sincerità e di efficacia tante fronde esuberanti e tanti fiori raffinati della devozione alla Vergine; e sembra infine che quelle poche sillabe contengano un segreto del cuore, per ognuno tutto intimo e particolare.

SacroCuore2023Immergete tutto il vostro cuore
nel Cuore dolcissimo di Nostro Signor Gesù Cristo

 
Oggi la Chiesa ci propone di onorare con un culto speciale il Cuore Sacratissimo di Gesù, di cui il Sacramento ci ha già rivelato l’immensa tenerezza. E per stimolarci ad onorare quel Cuore divino con maggior rispetto e devozione, Pio XI ha elevato questa festa al rito di doppio di prima classe e messo la sua Ottava alla pari di quelle di Natale e dell’Ascensione. Il culto del Sacro Cuore è la quintessenza stessa del cristianesimo, il compendio e il sommario di tutta la religione. Il cristianesimo, opera d’amore nel suo inizio, nei suoi progressi e nel suo compimento non potrebbe essere identificato assolutamente con nessuna altra devozione come con quella del Sacro Cuore (Opere, volume II).

«Gesù dolcissimo, il cui immenso amore per gli uomini viene con tanta ingratitudine ripagato di oblio, di trascuratezza, di disprezzo, ecco che noi, prostrati dinanzi ai vostri altari intendiamo riparare con particolari attestazioni di onore una così indegna freddezza e le ingiurie con le quali viene ferito dagli uomini l'amantissimo vostro Cuore». Atto di riparazione al Sacratissimo Cuore di Gesù dettato da S.S. Pio XII.

StendardoCorpusDominiLa Santa Eucaristia:
Lui stesso in Corpo, Anima, Sangue e Divinità.

 
Stiamo celebrando la santa Eucaristia, adoriamo e contempliamo il mistero del Corpo e del Sangue del Signore Gesù. L’Eucaristia è il più grande miracolo che si realizza in ogni istante del giorno e della notte: è il mistero della Fede! È lo Spirito Santo che, attraverso l’opera di ogni sacerdote, trasforma il pane e il vino nel Corpo e nel Sangue di Gesù, forma la Chiesa che è corpo del Signore come ha formato Cristo nel grembo di Maria. Afferma il Papa San Leone Magno: «Ciò che fu visibile nel nostro Redentore, passò nei Sacramenti. Ogni sacramento è un incontro con l’umanità di Cristo. Nella comunione, noi diventiamo ciò che riceviamo, diventiamo Cristo» Secondo Sermone dell’Ascensione. Amiamo quindi, e adoriamo l’Eucaristia, celebriamo e accogliamo con fede la «grazia» di ogni Messa! Il Santo Padre Giovanni Paolo II affermava: «Anche quando viene celebrata sul piccolo altare di una chiesa di campagna, l’Eucaristia è sempre celebrata sull’altare del mondo. Essa unisce il cielo e la terra. Comprende e pervade tutto il creato. Il Figlio di Dio si è fatto uomo per restituire tutto il creato, in un supremo atto di lode, a colui che lo ha fatto dal nulla».

Autobus ATV

Giorni Feriali
Linea 70 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 11-12-13-51 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi
Giorni Festivi
Linea 94 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 90-92-98 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi