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Francesco Cimabue«Hic locus sanctus est» Scritta alla porta della Porziuncola.

Per più di 100 anni i frati, Fratelli di San Francesco, hanno retto questo tempio e hanno prestato il loro servizio nel Cimitero Monumentale di Verona. Ancora oggi queste mura e queste pietre sono intrise dello spirito francescano.

Francesco nacque ad Assisi nel 1182 da Pietro di Bernardone, ricco mercante di panni e dalla nobile provenzale Giovanna. Da una vita giovanile, spensierata e mondana, dopo aver incontrato i lebbrosi, si convertì al Vangelo e lo visse in povertà e letizia, seguendo il Cristo umile, povero e casto. Insieme ai primi fratelli che lo seguirono, attratti dalla forza del suo esempio, predicò l'amore del Signore, contribuendo al rinnovamento della Chiesa. Innamorato del Cristo, centrò nella contemplazione del Presepe e del Calvario la sua esperienza spirituale. Portò nel suo corpo i segni della Passione di Gesù, con il dono che Dio gli fece delle stimmate. Per questo Francesco può dire, come san Paolo: «Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo» Gal 6,14. San Francesco fu ispiratore e padre delle famiglie religiose maschili e femminili, che da lui prendono il nome. Pio XII lo proclamò patrono d'Italia il 18 giugno 1939.

San Francesco, prega per noi!


Entriamo ora  come in punta di piedi e in preghiera
nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e nella Porziuncola...

Angelo di Fatima«Dio ha comandato ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie»
cfr. Salmo 90,11.

La prima lettura, un passo dell’Esodo, parla dell’Angelo che il Signore manda davanti al suo popolo come protettore e come guida. Dice il Signore: «Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce». Subito queste parole suscitano il sentimento della presenza di Dio. Ma il contesto biblico chiarisce che la presenza dell’Angelo indica che la relazione del popolo con Dio è ancora imperfetta, deve progredire. Dio non può rivelarsi pienamente, non può mettere il popolo in relazione immediata con sè stesso perché è un popolo peccatore, ribelle che si trova soltanto all’inizio del lungo cammino che lo condurrà alla Terra Promessa, alla presenza di Dio. L’Angelo è come un intermediario, è colui che fa camminare verso Dio e che contemporaneamente, in un certo senso, protegge dalla sua presenza, fino a quando il popolo sarà in grado di reggere di fronte alla sua maestà. L’Angelo ci fa ascoltare la voce di Dio; secondo la Bibbia la sua presenza accanto a noi non ha altro scopo che di metterci in relazione con lui. E Dio dice: «Ascolta la sua voce, non ribellarti a lui; perché il mio nome è in lui». Se siamo docili a questa voce interiore, che è la voce stessa di Dio, siamo condotti a una unione sempre più profonda con il Signore, simboleggiata nella Bibbia dall’entrata nella Terra Promessa, il paese dove Dio prepara i beni della salvezza.

ItaliaNella tradizione cristiana l’arte di scegliere
si chiama «discernimento».


PREGHIERA PER L’ITALIA.
Benedici, o Signore, la nostra Patria,per la grazia tua
e la protezione della Vergine, Castellana d’Italia;
sia essa un focolare dove tutti viviamo nella luce della tua fede
e nella eroica tradizione dei padri.
Rendila, o gran Dio, libera e unita, 
maestra di civile e cristiana sapienza,
esempio di giustizia alle genti.
Nel ricordo commosso di quanti, per la sua unità,
lavorarono e caddero,
sia la nostra nazione messaggera della tua fede nel mondo,
e tutta la gloria consacri a Te, o Signore.
E concedi all’Italia nostra che, rispettata e amata nel mondo,
meriti la protezione tua e la custodia di Maria,
anche in virtù della concordia operosa dei suoi figli.
Così sia.

SantinoCrocifisso 2«Ave crux, spes unica mundi!».
Festa del Crocifisso restaurato.

Celebriamo la Festa della Esaltazione della Santa Croce. La Liturgia ci offre la possibilità di riflettere sul mistero di Gesù Crocifisso per coglierne la bellezza, e percepire lo splendore di gloria che rifulge dal legno della croce. In Gesù crocifisso noi contempliamo la certezza che tutte le nostre colpe sono perdonate per il Sangue di Cristo. Guardando Gesù crocifisso Dio ci salva. La croce diventa, allora, potente e gloriosa, splendida, capace di ridare armonia e verità, diventa radiante di misteriosa bellezza. Ringraziamo il Padre per averci salvati attraverso l’offerta di Cristo sulla croce. Al termine di questa Eucaristia ci fermeremo alcuni istanti a contemplare il nostro Crocifisso restaurato e chiederemo la benedizione di Dio onnipotente perché Lui ci guardi e ci aiuti ogni giorno della nostra vita e, fin d’ora preghiamo:

«Salve, croce adorabile!
Su questo altare muore la vita
e morendo ridona agli uomini la vita.
Salve, croce adorabile,
sola nostra speranza!
Concedi perdono ai colpevoli,
accresci nei giusti la grazia.
O Trinità beata, unico Dio,
a Te si elevi la lode;
custodisci nei secoli
chi dalla croce è rinato. Amen».

Autobus ATV

Giorni Feriali
Linea 70 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 11-12-13-51 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi
Giorni Festivi
Linea 94 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 90-92-98 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi