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CiborioSanGiovLateranoLe radici dell'altare cristiano:
caratteristiche e peculiarità.

 
L’altare sta in alto e se non eleva perde la sua natura più vera. Si può in tal modo affermare una semplice regola: all’altare si ascende come al battistero si discende. Se l’etimologia alta-ara può essere ancora discussa e non da tutti è accettata, la storia dell’altare cristiano e ancor prima di quello ebraico e pagano, afferma la sua posizione elevata. In particolare, non potendo accedere all’altare mediante i gradini per questioni di purità cultuale, nel tempio di Gerusalemme si saliva mediante una rampa Es 20,24-26. Ma è soprattutto nell’approfondire l’atto liturgico che si celebra sull’altare, il sacrificio, che emerge in tutta chiarezza la necessità della posizione alquanto elevata dell’altare. Nell’offerta del sacrificio si cerca il rapporto con Dio, ci si eleva a Lui e tutta la ritualità porta a proiettarsi verso il cielo, lì dove l’intuito religioso universale contempla il trono di Dio: il corpo sale i gradini dell’altare, le mani si elevano verso l’alto, lo sguardo fissa le profondità sideree dei cieli. Ecco le movenze più spontanee che il sacerdote assume nell’azione sacrificale, ed è logico che tale spinta interiore sia tradotta visibilmente nei gesti del corpo e fissata materialmente nella posizione alta e maestosa dell’altare.

DuomoNapoliL’Altare nella storia
e l'Altare oggi.

 
La storia dell’Altare cristiano è molto varia e manifesta la ricchezza insondabile del mistero della nostra fede. Ogni epoca presenta caratteristiche proprie e si esprime con genialità, secondo le diverse sensibilità teologiche dell’identico dogma della fede. Possiamo catalogare quattro fasi nello sviluppo dell’Altare:
- l’Altare antico,
- l'Altare medioevale,
- l'Altare barocco,
- l'Altare attuale.

ArredoAltareL’arredo dell'Altare:
tovaglia, croce, ceri.

 
L’altare è ordinariamente corredato da tre principali segni in rapporto ai tre aspetti dogmatici dell’Eucaristia:

«la croce, sopra l’altare o accanto ad esso» OGMR, 308, che ricorda il Sacrificio pasquale di Cristo che si celebra sull’altare;

«la tovaglia di colore bianco» OGMR, 304, che richiama la santa Cena, forma rituale per la celebrazione dell’Eucaristia;

«i candelabri … in segno di venerazione e di celebrazione festiva» OGMR,307, ma anche richiamo alla Presenza reale del Signore risorto e dell’azione del suo Santo Spirito.

«Quanto sono amabili le tue dimore presso i tuoi altari,
Signore degli eserciti.
Beato chi abita la tua casa, sempre canta le tue lodi.
Per me un giorno nei tuoi atri è più che mille altrove,
stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende degli empi
» Sal 83 (84).

Benedetto5La Liturgia non è uno show!
Vive di ripetizioni solenni!


Dietro ai modi diversi di concepire la liturgia ci sono, come di consueto, modi diversi di concepire la Chiesa, dunque Dio e i rapporti dell’uomo con Lui. Il discorso liturgico non è marginale: è il cuore della fede cristiana! La liturgia non è uno show, uno spettacolo che abbisogni di registi geniali e di attori di talento. La liturgia non vive di «sorprese simpatiche», di «trovate accattivanti», ma di «ripetizioni solenni». Non deve esprimere l’attualità e il suo effimero ma il mistero del Sacro. Molti hanno pensato e detto che la liturgia debba essere «fatta» da tutta la comunità, per essere davvero sua. È una visione che ha condotto a misurarne il «successo» in termini di efficacia spettacolare, di intrattenimento. In questo modo è andato però disperso il «proprium liturgico» che non deriva da ciò che noi facciamo, ma dal fatto che qui accade qualcosa che noi non possiamo proprio fare. Nella liturgia opera una forza, un potere che nemmeno la Chiesa tutta intera può conferirsi: ciò che vi si manifesta è l’assolutamente Altro che, attraverso la comunità - che non ne è dunque padrona ma serva - giunge sino a noi.

Autobus ATV

Giorni Feriali
Linea 70 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 11-12-13-51 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi
Giorni Festivi
Linea 94 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 90-92-98 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi