«Vi supplichiamo in nome di Cristo:
lasciatevi riconciliare con Dio» 2Cor 5,20.
Il peccato è un’offesa a Dio e una disubbidienza alla sua legge. Con il peccato si rompe la comunione con Lui, ne consegue che solo Dio lo può rimettere. Gesù, perdonando i peccati, si attribuisce un potere divino. Egli, nella consapevolezza di essere il Figlio di Dio, afferma: «Il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati» Mc 2,10. Non esita inoltre a esercitare questo potere divino nell’episodio della guarigione del paralitico, quando afferma: «Ti sono rimessi i tuoi peccati» Mc 2,5. Gesù però va oltre ancora: in virtù della sua autorità divina conferisce tale potere agli uomini, affinché lo esercitino in suo nome: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi» Gv 20,22-23.
«Passerò il mio cielo
a fare del bene sulla terra» S. Teresa di Gesù Bambino.
I seguaci di Gesù venivano definiti «Santi». Con questa espressione si intendeva mettere in evidenza la grazia dello Spirito Santo, conferita loro mediante il Sacramento del Battesimo. La santità riguarda tutti. La linfa vitale della vita divina si trasmette dalla vera Vite, che è Gesù Cristo, a ogni singolo tralcio, perché produca frutti abbondanti di santità.
«Tu sei Pietro e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa» Mt 16,18.
La Chiesa di Gesù Cristo ha quattro tratti essenziali, inseparabilmente congiunti fra loro: l'unità, la santità, la cattolicità e l'apostolicità. Queste caratteristiche sono un dono soprannaturale, che Cristo concede per mezzo dello Spirito Santo, e un compito a cui la Chiesa deve instancabilmente attendere. Nella Chiesa vi sono diversità di ministeri e il Salvatore ha dato alla Chiesa una costituzione gerarchica.
«Popoli numerosi verranno a Gerusalemme
a supplicare il Signore» Zc 8,22.
Fra tutti gli articoli del «Credo» quello riguardante la Chiesa è uno dei più impegnativi. Come per Gesù Cristo, anche per la Chiesa ci troviamo di fronte a un mistero complesso, perché umano e Divino nel medesimo tempo. Tuttavia, un discorso sulla Chiesa è assai più difficile perché, se le sue prerogative e i suoi poteri sono divini, la sua umanità, diversamente da quella del suo Fondatore, è assai più esposta alle miserie e alle fragilità della nostra natura. Anche questa è una grazia e un motivo di credibilità, perché, come dice San Paolo: «Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti…» 1Cor 12,27.29. Per comprendere il mistero della Chiesa è necessario guardare con gli occhi della fede al mistero di Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo. La Chiesa infatti è il suo «Corpo». Con questa espressione si coglie l’essenza della Chiesa, che è il prolungamento del Risorto lungo il corso della storia. È infatti mediante la Chiesa che Gesù Cristo può realizzare la sua promessa di essere con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo Mt 28,20. La Chiesa è lo strumento con cui Egli unisce a sè gli uomini. La grandezza intramontabile della Chiesa è tutta in riferimento a Cristo. Per quanto umanamente meritevole e ricoperta di gloria, che cosa sarebbe se Gesù Cristo non fosse vivo in essa?