Dobbiamo essere molto grati all’Apostolo del dubbio!
Invece di toccare, fu Lui ad essere toccato nel cuore.
Domenica in Albis. Il Signore ci sta davanti vivo e ci aspetta sempre. Egli si rivela così che anche noi possiamo essere illuminati dalla novità della sua Risurrezione. Da alcuni anni la Domenica in Albis è denominata anche la «Domenica della Divina Misericordia», come disse Gesù a Santa Faustina Kowalska a Vilnius, capitale della Lituania, nel 1935. No, non abbiamo più bisogno di vedere e di toccare per credere. Cristo Risorto ci raggiunge e ci tocca. La misericordia e la santità ci salvano.
«Celebrate il Signore perché è buono,
perché eterna è la sua misericordia» Sal 117,1.
Ecco l’esclamazione che abbiamo cantato nel Salmo: eterna è la misericordia del Signore! Lasciamoci condurre dalla liturgia nel cuore dell’evento di salvezza, che unisce la morte e la risurrezione di Cristo alla nostra vita. Questo prodigio di misericordia ha radicalmente mutato le sorti dell’umanità. È un prodigio in cui si dispiega in pienezza l’amore del Padre che, per la nostra salvezza e redenzione, non indietreggia neppure davanti al sacrificio del suo Figlio.