Preghiera e Liturgia

17 Domenica del Tempo Ordinario 2023

17DomTOAnnoA«Perché tu sei prezioso ai miei occhi e ti amo» Is 43,4.
 

«Ti concedo un cuore saggio e intelligente». Questa è la risposta di Dio al giovane re Salomone che aveva invocato per sè un cuore docile. Intelligenza, docilità a Dio e saggezza sono caratteristiche proprie di chi si lascia guidare dall’Altissimo. Anche per me, significa permettere che Dio sia veramente all’unico posto che gli spetta nella mia vita: il primo. Occorre infatti che io entri in relazione con Lui per riuscire ad orientarmi nelle mie scelte quotidiane per realizzare la missione che Dio ci propone: mettere Lui al primo posto. Il cristianesimo di ogni tempo, quindi anche di oggi, gioca la sua incidenza nella vita di ogni giorno, proprio sulla capacità di saper scegliere, che è proprio quella invocata da Salomone. Magari saremo solo un «piccolo resto», ma che splende sulle strade e sul monte di Dio.


Invochiamo oggi da Dio un cuore saggio perché possiamo dare un senso alle due parabole del Vangelo di oggi: quella del tesoro nascosto e quella della perla preziosa. Questi due racconti nascondono delle chiare differenze nella persona del cercatore. Nella prima il tesoro era invisibile, nella seconda, la perla era visibile a tutti. Anche lo stesso motivo del loro comportamento è diverso. Per il primo è la Gioia «È per lui una grande gioia». Per il secondo il motivo è il valore della perla.
Le parabole nascondono un significato chiedono un chiarimento. Aprono uno spazio all’interpretazione. Uno spazio aperto dove il plurale è possibile.
La verità non è inclusa in alcune definizioni: è apertura di senso. Chi sono queste due persone che cercano? Cosa rappresentano il tesoro e la perla?
Scopritore e cercatore. «Vende tutto quello che ha» fa eco all’ammirazione di Gesù davanti alla vedova che mette «tutto quello che aveva per vivere» nelle casse del tempio. In quella vedova Gesù vede se stesso che dona tutta la sua vita. Allora il cercatore del tesoro e il compratore della perla è Gesù che dona tutta la sua vita per acquistare quel tesoro e la perla preziosa che sei tu, che sono io, che siamo noi. «Perché tu sei prezioso ai miei occhi e ti amo» Is 43,4.
Qui Dio si rivela scopritore e cercatore. Sorpreso dall’incontro e stupito di vederci. Nei due casi innamorato di noi ci considera preziosi ai suoi occhi. Sulla croce, dove dona tutto, manifesta fino alla fine il folle desiderio di mostrarci il vero volto di Dio che può vincere le nostre resistenze. È preoccupato che la nostra paura di Dio possa di nuovo allontanarci.
Interpretata così, questa parabola, può aiutarci ad accogliere meglio noi stessi: siamo un tesoro, una perla preziosa ai suoi occhi. Allora perché non orientare il nostro sguardo con quello di Dio? Mi accolgo come Lui mi accoglie, mi vedo come Lui mi vede. Può aiutarci ad accoglierci meglio il pensiero che Dio è in cerca della nostra amicizia offrendoci la Sua col prezzo provato della croce. Questo cercatore siamo anche noi nei nostri cammini di fede. Senza cercare abbiamo trovato un tesoro, cercando abbiamo scoperto la perla preziosa.
Così tesoro e perla sono l’immagine della bellezza di Dio. Scommettere su di Lui, far di Lui la ragione della nostra vita, delle nostre decisioni, della nostra opzione fondamentale. Dio è come un tesoro, come una perla per colui che lo ha scoperto, che lo ha cercato e lo ha compreso perché è Amore.
È più abituale leggere la parabola in questo secondo senso. Considerare Dio come un tesoro per noi talmente prezioso da ispirare le nostre scelte, le nostre decisioni, le nostre parole. «Vendi tutto ciò che hai» non riguarda unicamente le grandi decisioni della vita ma anche quelle piccole che, a poco a poco, costruiscono le grandi… perché il grande nasce sempre dal piccolo. Gesù ci insegna ad essere cercatori e scopritori delle cose piccole e delle cose grandi della vita, del mondo, ma soprattutto di Dio.

Sia lodato Gesù Cristo.

Colloquio Spirituale.
Ci sono momenti decisivi
in cui si gioca tutta la nostra esistenza:
è allora che bisogna essere pronti a perdere ogni cosa
pur di assicurarsi ciò che conta veramente.
Nessun rimpianto per quello che si lascia,
per quello che si deve abbandonare,
ma piuttosto la gioia di una condizione nuova,
al di là di ogni nostro sogno e desiderio.
Ecco perché, Gesù, quello che appare
come un gesto sconsiderato
è, invece, segno di grande saggezza.
Che importa se occorre vendere tutti i propri averi,
pur di garantirsi il possesso di quel campo?
In esso c’è un tesoro inestimabile!
Che importa se si è obbligati a disfarsi di ogni proprietà,
pur di arrivare ad avere quella perla di valore smisurato?
La sua bellezza e il suo valore
ci ricompensano di tutto quello che si è sacrificato!
Pur di entrare nel tuo Regno, Gesù,
pur di condividere la tua gioia,
aiutami a lasciare tutto per avere tutto.

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