Preghiera e Liturgia

Beata Vergine Maria del Monte Carmelo 2023 - 2 -

Scapolare«Ricevi, mio amato figlio, questo scapolare.
È segno di salvezza, difesa dai pericoli...».

 
Lo scapolare ha conosciuto un’evoluzione nel tempo, passando dal ruolo di abito da lavoro per i monaci a oggetto devozionale utilizzato da tutti i cristiani. Ma qual è il suo significato? E soprattutto come possiamo utilizzarlo senza cadere in errore? In origine lo scapolare era una striscia di stoffa che veniva indossata grazie a un’apertura in cui veniva fatta passare la testa. In questo modo i due lembi di tessuto pendevano sul petto e sul dorso. Utilizzato da molti ordini religiosi, come i Benedettini, i Domenicani, i Carmelitani, copriva le spalle e il ventre, e veniva usato come abito di lavoro, per non rovinare la tonaca che si indossava sotto di esso. Alcuni ordini adottarono anche un cappuccio, parte integrante dello scapolare. Inoltre, col passare del tempo, lo scapolare è diventato sempre più lungo, trasformandosi in una striscia di stoffa lunga fino ai piedi. Oltre all’originario utilizzo pratico di protezione, lo scapolare viene anche portato a scopo devozionale.

In particolare è stato l’Ordine Carmelitano a farne un segno esteriore di devozione mariana. I membri dell’Ordine indossano lo scapolare durante le processioni in onore della Vergine del Monte Carmelo e durante il pellegrinaggio da un altare all’altro il Giovedì Santo.

La tradizione vuole che nel 1251, quando l’Ordine del Carmelo, trapiantato in Europa dalla Terra Santa, non era riconosciuto e subiva persecuzioni da ogni parte, il Priore Generale San Simone Stock chiese aiuto alla Madonna. Per farlo le dedicò l’inno «Flos Carmeli». La Vergine ascoltò la sua accorata e poetica supplica e gli apparve, portando tra le mani uno scapolare, come segno di affetto e amicizia per lui e tutto il suo Ordine, nei secoli. La Madonna stessa affermò che coloro i quali fossero morti indossando lo scapolare non avrebbero mai conosciuto le pene dell’inferno, perché esso era un segno di salvezza, protezione e sostegno. Un simbolo di pace e alleanza tra l’uomo e Dio, tra il Cielo e la terra.

«Ricevi, mio amato figlio, questo scapolare.
Chiunque morirà con lui, non soffrirà la perdizione nel fuoco eterno.
È segno di salvezza, difesa dai pericoli, alleanza di pace e patto sempiterno
».
Parole che la Madonna disse a San Simone Stock il 12 luglio 1251 mentre il Superiore Generale dell’Ordine dei Carmelitani stava pregando chiedendole un segno della sua protezione che fosse visibile anche ai suoi avversari.

Il Papa Giovanni XXII nella Bolla Sabatina del 1322 afferma che l’uso dello scapolare garantisce l’abbreviazione delle pene del Purgatorio. A partire dalla Bolla Sabatina la devozione allo scapolare conosce una grande diffusione. Nel 1908 la Sacra Congregazione delle Indulgenze conferma i vantaggi garantiti a chi indossa questo segno devozionale. Una bolla dell’11 febbraio 1950 redatta da Pio XII riconosce il valore dello scapolare tra le devozioni mariane, invitando tutti, religiosi e laici, a indossarlo.

Lo scapolare è un segno della appartenenza a Maria; è segno che siamo sua proprietà. Lei stessa si fa carico di proteggerci in maniera tutta speciale. Questo è molto grande! Vivendo sotto il manto di Maria rifugiamo il peccato e accresciamo la nostra unione intima con Dio.
Come sempre, Maria ci conduce a Gesù! Questo è il suo desiderio, che viviamo completamente per Lui, con Lui e in Lui. Inoltre la Vergine Santissima ha vincolato allo scapolare un grande numero di grazie tanto spirituali quanto materiali, che elargisce sulle persone che lo portano con fede. Questo fatto è stato constatato nel corso di molti secoli da parte di numerosi testimoni che attestano come attraverso lo scapolare hanno avuto salva la propria vita da gravi pericoli. Essere «rivestiti» dello scapolare (simbolo del vestito di Maria) fa sì che anche noi siamo rivestiti delle stesse virtù della Vergine; è un richiamo costante della nostra appartenenza a Maria, e ciò fa sì che viviamo in verità come figli suoi, evitando il peccato e praticando ogni virtù.

La Chiesa ha raccomandato vivamente l’uso dello scapolare proprio in ragione dei frutti spirituali a esso associati. Paolo VI nel 1965 disse: «Abbiamo in grande stima le pratiche e gli esercizi di pietà verso la Beatissima Vergine, raccomandati lungo i secoli dal Magistero della Chiesa, tra i quali stimiamo di ricordare la prassi religiosa del Rosario e dello Scapolare del Carmelo». E Giovanni Paolo II dopo aver testimoniato: «Io, fin dalla mia giovinezza, porto al mio collo lo Scapolare della Vergine e mi rifugio con fiducia sotto il mantello della Beata Vergine Maria, Madre di Gesù», aggiunge: «Chi riveste lo Scapolare sperimenta la presenza materna e dolce di Maria, nell’impegno quotidiano di rivestirsi interiormente di Gesù Cristo e di manifestarlo vivente in sé per il bene della Chiesa e di tutta l’umanità». Sono stati molti i Santi che nel corso della storia hanno portato lo scapolare; gli agiografi ricordano: S. Antonio Maria Claret, S. Giovanni Bosco, S. Alfonso Maria de Liguori, S. Giovanni M. Vianney, il Santo Curato d’Ars. Lo Scapolare è segno di alleanza e di comunione tra Maria e i fedeli: esso infatti traduce in maniera concreta la consegna che Gesù sulla croce fece a Giovanni e in lui, a tutti noi, della Madre sua e l’affidamento dell’apostolo prediletto e di noi a Lei, costituita nostra Madre.

Lo scapolare oggi è conosciuto anche come «abitino». Ne è stata stabilita una forma ridotta per i fedeli laici. Esso è composto da due quadratini di tessuto marrone tenuti uniti da dei cordoni. Da un lato è riprodotta l’immagine di Nostra Signora del Carmelo, dall’altra il Cuore di Gesù. È una miniatura dell’abito carmelitano, ed è solitamente realizzata di tela. Chi si riveste dello scapolare passa a far parte della famiglia carmelitana e si consacra alla Madonna. Lo scapolare è quindi un segno visibile dell’alleanza con Maria. Papa Pio XII ha decretato che lo scapolare potesse essere sostituito anche da una medaglietta. Questa conserva il significato e il valore dello scapolare classico, purché la prima volta che essa viene indossata venga effettuata una prima imposizione uguale a quella fatta sullo scapolare propriamente detto. Tale imposizione deve essere effettuata da un sacerdote, e accompagnata da una speciale preghiera.

Chi indossa lo scapolare desidera manifestare la propria devozione a Maria e la propria volontà di abbracciare i principi spirituali e di vita dell’Ordine del Carmelo:
-    Considerare Dio al primo posto nella propria vita e compiere sempre la Sua volontà;
-    Ascoltare la Parola di Dio e metterla in pratica ogni giorno;
-    Cercare la comunione con Dio attraverso la preghiera;
-    Mostrare misericordia e partecipazione alle sofferenze del prossimo e aiutare come possibile i bisognosi;
-    Ricevere regolarmente i sacramenti.

 
Sia lodato Gesù Cristo.

Preghiera in preparazione
alla consegna dello Scapolare.

Santa Maria, Vergine del Monte Carmelo,
distendi il tuo scapolare come mantello di protezione
sulle città e sui paesi, sugli uomini e le donne,
sui giovani e i bambini, sugli anziani e gli ammalati,
sugli orfani e gli afflitti, sui figli fedeli e le pecore smarrite.
 
Stella del mare e faro di luce,
conforto sicuro per il popolo pellegrino,
guida i suoi passi nel suo peregrinare terreno,
affinchè percorra sempre sentieri di pace e di concordia,
cammini di Vangelo, di progresso, di giustizia, di libertà.
Riconcilia i fratelli in un abbraccio fraterno,
fa’ che spariscano gli odi e i rancori,
che si superino le divisioni e le barriere,
che si appianino i conflitti e si rimarginino le ferite.
 
Fa’ che Cristo sia la nostra Pace,
che il suo perdono rinnovi i cuori,
che la sua Parola sia luce e speranza per tutti.
Amen.

Giovanni Paolo II.

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