Il Vangelo di oggi ci esorta a non avere paura: "Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me". Gesù formula questo invito nel contesto dell'Ultima Cena quando deve iniziare il cammino della Passione. Ancora una volta il Signore ci sorprende perché Lui stesso vive quello dice. I suoi insegnamenti li vive anche sulla sua pelle. A buona ragione può definirsi la Via, la Verità, la Vita.
È la Domenica del Buon Pastore.
Oggi vorrei condividere con voi alcuni spunti presi qua e là nelle diverse letture. Tutto oggi mi pare legato più del solito. Nel Libro degli Atti degli Apostoli Pietro, dopo la Risurrezione, trova un coraggio da leoni. Quanto è bello questo Pietro così audace, quando noi tutti ancora ce lo ricordiamo traditore, fifone che rinnega persino di avere conosciuto Gesù! Quanto coraggio infonde a me, a noi e alla Chiesa intera!
Al centro di questa domenica che conclude l’Ottava di Pasqua, e che San Giovanni Paolo II ha voluto intitolare alla Divina Misericordia, ci sono le piaghe gloriose di Gesù Risorto. Egli le mostrò già la prima volta in cui apparve agli Apostoli, la sera stessa del giorno dopo il sabato, il giorno della Risurrezione. Ma quella sera, come abbiamo sentito, non c’era Tommaso; e quando gli altri gli dissero che avevano visto il Signore, lui rispose che se non avesse visto e toccato quelle ferite, non avrebbe creduto. Otto giorni dopo, Gesù apparve di nuovo nel cenacolo, in mezzo ai discepoli: c’era anche Tommaso; si rivolse a lui e lo invitò a toccare le sue piaghe. E allora quell’uomo sincero, quell’uomo abituato a verificare di persona, si inginocchiò davanti a Gesù e disse: «Mio Signore e mio Dio!» Gv 20,28.
Nel buio della notte ardono dei fuochi nuovi sui sagrati delle nostre chiese. Il sacerdote benedice quel fuoco e da esso accende un grande cero. Con quella luce è stato squarciato il buio, è la luce di Cristo, è il cero pasquale. Seguendo quella luce, siamo entrati festanti nella chiesa, da quel cero abbiamo attinto la nostra luce, la fede che ci fu donata nel giorno del nostro Battesimo. Ora tutta la Chiesa splende, tutta la Chiesa canta la gioia del Cristo risorto.