Per il quarto anno celebriamo la Festa del SS. Redentore, a cui questo tempio del Cimitero è dedicato. Il Redentore è colui che redime, cioè che salva. L’intento di intitolare questa chiesa del Cimitero al SS. Redentore credo abbia il grande significato che Gesù salva ognuno di noi che stiamo camminando in questa vita, ma salva anche i nostri cari Defunti, che hanno già raggiunto la Casa del Padre.
Commemorazione dei Defunti: preghiera e ricordo di coloro che ognuno di noi in questo momento porta nel cuore. È un appuntamento tanto desiderato e tanto preparato. Io ricordo quando ero piccolo, nel mio cimitero di San Michele: si partiva da casa con la nonna e con la zia con una borsa piena di stracci, di detergenti vari per pulire le tombe dei nostri cari, per il marmo, per la foto… e poi i fiori e i lumini che dovevano durare una settimana intera...
Ogni anno, quando si avvicina la Solennità di tutti i Santi, mi trovo in difficoltà, pensando a cosa dire nell'omelia. Non perché le letture che abbiamo proclamato siano prive di spunti, tutt'altro; anzi, forse proprio per l'abbondanza di temi che le accompagnano, si fa una certa fatica a focalizzarsi su un aspetto del cammino verso la santità alla quale questa festa tutti ci richiama.