Dovremmo leggere interamente il cap.14 del Vangelo di Giovanni di cui la Liturgia nella VI domenica di Pasqua ci offre solo la parte finale per coglierne la intensa unità. Le ultime parole - che il lezionario liturgico omette - "Alzatevi, andiamo", sono la conclusione di un insegnamento e sono l'invito ad un movimento che, di fatto, nel racconto, non avverrà. Possono avere piuttosto un senso metaforico, come invito rivolto ai discepoli, fermi e seduti, ad alzarsi e a partire con Gesù per seguire il pastore. "Io sono la via, la verità e la vita"
Avete presente in tv la pubblicità dei rubinetti di qualche anno fa? Un idraulico entra in una stanza e vede un buco dal quale esce l'acqua. Ci mette un rubinetto per bloccarla. Nel frattempo se ne apre un altro. Altro rubinetto. Ma un foro si apre sul pavimento, poi un altro sul muro, poi uno sul soffitto, uno sull'angolo. E vedi l'idraulico inzuppato di acqua che corre, tappa buchi ma non ne esce fuori.
Cosa c'entra questa pubblicità con le nostre letture di oggi?
Per questo oso chiedere alla Chiesa misericordia anche per i presbiteri che hanno sbagliato di fronte a Dio e di fonte agli uomini. Ormai il pregiudizio sembra sovente regnare anche nella Chiesa e occorrerebbe essere più prudenti e avere maggior discernimento quando si denuncia o si corregge. Oltre al peccato c’è anche il bene operato. Per tutti i peccatori si abbia misericordia: anche per i presbiteri quest’anno sia Giubileo di Misericordia! – Enzo Bianchi Priore di Bose.
DOMENICA DEL
BUON PASTORE
Giornata Mondiale
di Preghiera
per le Vocazioni
Si riparte, di nuovo! E si riparte "sul mare di Tiberiade". Si riparte dalla Galilea, si inizia un cammino nuovo, e si riparte da capo, come tre anni prima. E si parte con sette discepoli, il numero della totalità, della perfezione. Gli Apostoli tornano là dove tutto ha avuto inizio, al loro mestiere di prima, alle parole di sempre: “Vado a pescare… veniamo anche noi”… e poi notti di fatica, barche vuote, volti delusi.