Il Salmo 23 è un testo conosciuto, familiare a tutti e amato da tutti. Le sue parole descrivono con scene poetiche la vera fede cristiana. Il Salmo è una grande scuola di fede, che ci indica come vivere il nostro rapporto con Dio e con la nostra vita.
Sono ancora chiuse le porte del cenacolo, nonostante l'annuncio ricevuto da Maria di Magdala. Sono ancora chiuse le porte dei cuori, per timore dei nemici. Tutti possono diventare nemici, nella nostra testa, quando siamo barricati nelle nostre aspettative deluse, nei nostri sogni falliti. E se gli occhi rimangono ancorati al passato, ciechi di fronte alla novità di una speranza, allora anche i volti degli altri vengono sfigurati e sono un pericolo per noi. Per noi come per i suoi discepoli, che hanno paura... Che hanno bisogno di vedere, di persona, e ancora non si fidano di un annuncio, di una parola, dell'ascolto...
Alleluia! È questo il grido pasquale che risuona oggi. Ogni uomo e ogni donna di ogni tempo e di ogni luogo sia raggiunto da questa notizia di gioia, la notizia della Pasqua: Cristo è davvero risorto!. La destra del Signore si è alzata, la destra del Signore ha fatto meraviglie… questo è il giorno di Cristo Signore! Cristo è davvero risorto! Annuncialo, fratello e sorella, quando uscirai da questa chiesa. Lo annuncino le campane di Pasqua di ogni chiesa in tutto il mondo, i canti della liturgia, la preghiera di gioia. Questo titolo appaia su tutte le prime pagine dei giornali, lo annuncino tutte le TV e le radio nei loro notiziari. Le agenzie di stampa battano in tempo reale la fantastica notizia, il mondo di internet e dei computer faccia rimbalzare questa notizia in tutti i cinque continenti della terra…
Cosa c’era nel cuore della gente, di Maria, di Pietro e dei discepoli, di Giuda? Cosa c’era nel cuore di Pilato, dei soldati romani, del centurione che lo aveva proclamato Figlio di Dio? Cosa c’era nel cuore dei sommi sacerdoti e degli scribi che lo hanno condannato a morte? Lascio andare la mia riflessione, ma le parole mi sembrano povere per esprimere i sentimenti che c’erano a Gerusalemme quel giorno soprattutto i sentimenti del cuore.