27 novembre: Prima Domenica di Avvento e io sono chiamato a celebrare il Battesimo di Edoardo di 7 anni e Michele di 5. Ho conosciuto questa famiglia in occasione della morte del nonno, circa due anni fa e i genitori di questi bambini mi esprimono un loro desiderio: “Puoi celebrare tu il Battesimo di Edo e Miky?”. Il Parroco di Santa Maria Immacolata è d'accordo.
È sempre più difficile oggi vedere bene le stelle. L’inquinamento delle nostre città unito al crescente inquinamento atmosferico rendono il cielo più spento ai nostri occhi. Ricordo bene le volte che mi sono ritrovato di notte in qualche rifugio in alta montagna in una notte limpida, ma fredda, e rimanere incantato per la luminosità della volta celeste con le sue stelle, riuscendo a volte anche a vedere la Via Lattea.
Qualcosa di rosso addosso... Una cravatta? Una maglietta? Un cappello? Devo mettere qualcosa di rosso se voglio fortuna per il nuovo anno! Ma non è questa la sola tradizione legata al passaggio dal vecchio al nuovo anno: ci sono anche le lenticchie, che mangiate nel cenone, richiamano anch'esse fortuna. E poi mia mamma la sera dell’ultimo dell’anno e al pranzo del 1 gennaio ci ha insegnato a mangiare qualche chicco di uva… sempre per avere fortuna nel nuovo anno. E gli antichi Romani si scambiavano miele, datteri e fichi secchi per augurare un dolce e fruttuoso anno.
Buon Natale e buona Domenica! Quest’anno la Solennità del Santo Natale cade proprio nel giorno della Domenica, del “dies domini” e questo mi porta a leggere il messaggio di fede dentro questa coincidenza del calendario. La domenica per i cristiani è stata e rimane la festa per eccellenza. Celebrare la domenica come giorno nel Signore è venuto prima di ogni altra ricorrenza del calendario, e in questo giorno la comunità dei cristiani si riconosce e ha la sua prima e immodificabile tradizione. Chissà quale giorno della settimana era quel 25 dicembre della nascita di Gesù. Ma mi piace pensare che fosse di domenica non tanto come elemento da calendario ma come significato. È un giorno di luce per il mondo, proprio come quel “giorno dopo il sabato” nel quale Gesù rompe le catene della morte e si mostra vivo per sempre.