«Tesoro prezioso, incomparabile
sono le stille del Sangue di Cristo».
La Festa del Preziosissimo Sangue di Gesù ci rimanda al grande mistero della Redenzione e della nostra salvezza. Ecco perché in questi giorni onoriamo la Reliquia del Preziosissimo Sangue giunta fino a noi da Gerusalemme.
La reliquia fu prelevata a Costantinopoli dal Doge Enrico Dandolo nel 1204, con altre reliquie della Passione del Signore che S. Elena aveva lasciato al figlio Costantino, e portata a Venezia. Il Vescovo di Verona, Andrea Avogadro, nel 1790 ottenne parte della preziosa reliquia, che ora si conserva nella nostra Chiesa. Ne riconobbero l’autenticità il Vescovo Benedetto da Riccabona nel 1856 e il Cardinale Luigi di Canossa nel 1881. Ed è stato proprio nell’anno 1881 che i Frati Minori, presenti qui per più di 150 anni fino al 2006, hanno avuto la felice intuizione di unire la preghiera al Preziosissimo Sangue con quella per i Defunti e di dare vita alla Pia Unione del Preziosissimo Sangue e del Perpetuo Suffragio.
In questi giorni vogliamo poi mettere sotto la protezione di questa Santa Reliquia il tempo di sofferenza, ma anche di speranza, che stiamo vivendo come persone e famiglie.
Questa festa non appartiene alla liturgia strettamente classica, poiché è frutto di riflessione e di meditazione.