Preghiera e Liturgia

Santi Angeli Custodi 2 Ottobre

AngeloCustode«Angelo di Dio, che sei il mio custode,
illumina, custodisci,
reggi e governa me,
che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen».

Il nuovo calendario della Chiesa ha conservato, a questa data, non la festa, ma la memoria degli Angeli Custodi. Tra i moltissimi fedeli che portano il nome «Angelo o Angela» non mancheranno quelli che preferiscono celebrare il loro onomastico nel giorno dedicato proprio agli Angeli, non di nome ma di fatto. Un tempo questa festa veniva celebrata il 29 settembre, insieme con quella di San Michele, custode e protettore per eccellenza. Fra alcuni giorni, a quella data, ricorderemo i tre Arcangeli principali, ognuno con il loro nome: Michele, Gabriele e Raffaele… anche se la festa ha lo scopo di onorare tutti gli spiriti beati dei nove cori angelici. L’uso di una festa particolare dedicata agli Angeli Custodi si diffuse in Spagna intorno al 400, e nel secolo successivo in Portogallo, più tardi ancora in Austria. Nel 1670, il Papa Clemente X ne fissò la data al 2 ottobre.

La devozione per gli Angeli è più antica di quella dei Santi: prese particolare importanza nel Medioevo quando i monaci solitari ricercarono la compagnia di queste invisibili creature e le sentirono presenti nella loro vita di silenzioso raccoglimento. Dopo il Concilio di Trento, la devozione per gli Angeli fu meglio definita e conobbe nuova diffusione. Nella vita attuale, però, gli uomini trascurano sempre di più la propria angelica compagnia e non avvertono ormai la presenza di un puro spirito, testimone costante dei pensieri e delle azioni umane. 

Di solito si parla dell’Angelo Custode soltanto ai bambini, e per questo anche l’iconografia si è fissata sulla figura dell’Arcangelo Raffaele, che guida e conduce il giovane Tobia. Raffaele appare in forma umana col nome di Azaria. Nel viaggio l’Arcangelo procura a Tobia un felice matrimonio con la giovane Sara, la guarigione della stessa dai tormenti del demonio e del padre di Tobia dalla cecità. Gli adulti, invece, dimenticano facilmente il loro adulto testimone e consigliere, il loro invisibile compagno di viaggio, il muto testimone della loro vita. E anche questo aumenta il senso della desolazione e addirittura dell’angoscia che caratterizza il nostro tempo, nel quale si sono lasciate cadere, come infantili fantasie, tante consolanti e sostenitrici verità di fede. È infatti verità di fede che ogni cristiano, dal momento del Battesimo, riceve il proprio Angelo Custode, che lo accompagna, lo ispira e lo guida, per tutta la vita, fino alla morte, esemplare perfetto della condotta che si dovrebbe tenere nei riguardi di Dio e degli uomini. L’Angelo Custode è dunque il luminoso specchio sul quale ogni cristiano dovrebbe riflettere la propria condotta di vita quotidiana. Per questo che la Chiesa ha dettato una delle più belle preghiere: «Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Così sia».

Qual è la dottrina della Chiesa sugli Angeli Custodi? 
Dio affida gli uomini, chiamati a contemplarlo in cielo, alla custodia degli angeli, finché vivono su questa terra di esilio. È verità di fede e lo testimonia la Scrittura, come lo afferma unanime la Tradizione. Le conclusioni più sicure della teologia cattolica estendono il beneficio di tanta preziosa protezione a tutti gli uomini, senza distinzione di razza, siano essi battezzati oppure no, giusti o peccatori. 

Compito dell’Angelo Custode è di allontanare il pericolo, sostenere l’uomo nella lotta contro il demonio, suscitare in lui santi pensieri, allontanarlo dal male, pregare per lui e presentare a Dio le sue preghiere. Questo compito è tanto delicato che l’angelo non ha la custodia simultanea di più persone e, al termine della vita, raccoglie l’anima che ebbe in custodia per portarla, dopo il giudizio, al posto che ha meritato, in cielo o al luogo di temporanea purificazione ed espiazione.

Che cosa sono i nove cori angelici?
Gli Angeli Custodi sono reclutati fra gli spiriti più vicini all’uomo nell’ultimo dei nove cori. Dio riserva ai Serafini, ai Cherubini e ai Troni l’onore di formare la sua corte, mentre le Dominazioni presso il suo trono presiedono al governo dell’universo, le Virtù vegliano sulla stabilità delle leggi della natura, sulla conservazione delle specie e sui movimenti dei cieli, le potenze mantengono in catene l’inferno. Il genere umano nel suo insieme e nei suoi vari gruppi sociali, come nazioni e chiese, è affidato ai Principati, mentre gli Arcangeli, preposti alle comunità di minore importanza, sembrano avere anche il compito di trasmettere agli angeli gli ordini del cielo, insieme con l’amore e la luce, che per noi discende dalla più alta gerarchia. Come è immensa la Sapienza di Dio! cfr. Rm 11,33. L’ammirabile insieme di ministeri, ordinato nei vari cori degli spiriti celesti, sboccia come fine alla custodia diretta affidata ai più umili; la custodia cioè dell’uomo per il quale sussiste l'universo. Così ha affermato la Scolastica (Cfr. F. Suarez, De Angelis, 1. VI, XVIII, 5.) e così aveva affermato l’Apostolo: «Non sono forse tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati a servire coloro che erediteranno la salvezza?» Eb 1,14.

Qual’è il Compito degli angeli custodi?
«Gli angeli - dice San Lorenzo Giustiniani - considerano le varie azioni di ciascuno di noi, ci esortano, ci sospingono, ci sollevano dopo le nostre cadute e vegliano a difesa della Chiesa militante. Salgono e scendono continuamente dal cielo alla terra e dalla terra al cielo, sempre contenti, sempre premurosi, per offrire a Dio le nostre opere, le nostre lacrime, le nostre preghiere. Dall’altare di Dio, che è l’umanità di Cristo, ci portano il fuoco della carità, l’ardore della fede, la speranza di aver parte un giorno nella gloria dei santi. Ci mostrano il trionfo dei martiri, per accrescere il coraggio; la porta del cielo aperta; la continua presenza di Dio, per riempirci di rispetto; l’immensità del Paradiso per destarne in noi il desiderio. Più trovano occasione di esercitare verso di noi il loro ufficio, più sono felici e zelanti, lontani da qualsiasi invidia, per il nostro progresso nel bene, lontani dallo sminuire i nostri meriti, si impegnano per la nostra perfezione, ci istruiscono sui nostri doveri, ci incoraggiano a compierli. Hanno un solo desiderio e un solo fine: la gloria dell’Onnipotente e la nostra salvezza. Sono gli amici della Sapienza e abitano presso il Verbo, esenti da tutte le miserie e da tutte le imperfezioni. Esercitando il loro ministero in mezzo al mondo, non contraggono alcun peccato, non lamentano alcuna fatica. Circoscritti nello spazio, restano tuttavia sempre in presenza di Dio e, pur servendo gli uomini, non cessano di offrire a Dio il sacrificio della lode più affettuosa e le esigenze del loro ministero non li distolgono dal rendere al Re immortale gli omaggi e la gloria che gli devono» Cfr. San Lorenzo Giustiniani, L'Agonia trionfante.

Dio, sempre grandioso con l’umanità, non onora meno dei governi di questo mondo i principi del suo popolo, privilegiati della grazia e reggenti in suo nome il mondo. Secondo l’affermazione dei santi, una perfezione superiore, una missione più alta nello Stato o nella Chiesa assicurano a chi ne è rivestito l'assistenza di uno spirito egualmente superiore senza che l’angelo della prima ora, se si può dire così, sia liberato del suo impegno di custodia. E d’altra parte non avviene che, sul terreno delle operazioni per la salvezza, il titolare del posto affidato a principio possa temere di trovarsi solo, perché a sua richiesta, a un ordine dell’alto, le schiere dei suoi beati compagni, che riempiono terra e cielo, sono sempre pronte a prestare man forte. Sotto l’occhio di Dio, del quale aspirano ad assecondare in tutti i modi l’amore tra questi nobili spiriti, vi sono segrete alleanze che portano talvolta sulla terra, tra i loro clienti, a intese delle quali solo nell’eternità scopriremo il segreto.

Quale deve essere il culto verso l’Angelo Custode?
Con la Chiesa, ascoltiamo l’Abate di Chiaravalle: «Sii dappertutto rispettoso verso il tuo angelo e la riconoscenza per i suoi benefici sviluppi il tuo culto per la sua grandezza. Ama questo futuro coerede, ora, nella tua infanzia, tuo tutore designato dal Padre. Sebbene figli di Dio, siamo per ora bambini e la strada che dobbiamo percorrere  è lunga e pericolosa, ma Dio ha comandato ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie; ti porteranno nelle loro mani, per timore che tu possa urtare con il piede nella pietra, camminerai sull’aspide e sul basilisco, calpesterai il leone e il dragone Sal 90-91, 11-13. Allora, dove la strada è praticabile per un bambino, gli angeli limiteranno il loro intervento a guidarti e a sostenerti, come si fa per i bambini ma, se si presenterà una prova che superi le tue forze, ti porteranno sulle loro mani. Le mani degli angeli! Quante difficoltà superate grazie alle mani degli angeli quasi senza accorgersene; lasciano appena l’impressione di un incubo subito svanito» Cfr. San Bernardo di Chiaravalle, Commento al Salmo 90, Discorso XII)

Sia lodato Gesù Cristo.

Colloquio Spirituale.
Angeli santi, siate benedetti, perché la vostra carità non si stanca, nonostante i delitti degli uomini e, come per tanti altri benefici, vi ringraziamo per quello di conservare abitabile la terra degnandovi di restarvi abitualmente. 

Nelle grandi città e sulle vie del mondo sopra le quali non si incontrano che sconosciuti o nemici, la solitudine si fa sentire pesante al cuore dei figli di Dio, ma, se il numero dei giusti si è fatto scarso, il vostro numero non è diminuito. In mezzo alle moltitudini agitate come nei deserti, ogni essere umano ha vicino il suo angelo, rappresentante della universale Provvidenza verso i cattivi e verso i buoni. 

Beati spiriti, noi abbiamo in comune con voi una patria, un pensiero, un amore: perché dovremmo permettere che il vocìo confuso della folla frivola agiti la vita che noi possiamo già vivere con voi? Il tumulto delle piazze vi impedisce forse di formare i vostri cori o impedisce all’Altissimo di ascoltare le armonie? Vogliamo anche noi cantare il Signore in tutti i luoghi, unire le nostre adorazioni alle vostre, vivendo noi pure, per la fede, davanti al Padre (Sal 30,21; Col 3,3) che voi contemplate rapiti (Mt 18,10). Conosciute così le abitudini degli angeli, la vita presente non avrà più per noi turbamenti e la vita eterna non avrà più sorprese.

Stampa Email

Autobus ATV

Giorni Feriali
Linea 70 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 11-12-13-51 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi
Giorni Festivi
Linea 94 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 90-92-98 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi