Nella tradizione cristiana l’arte di scegliere
si chiama «discernimento».
PREGHIERA PER L’ITALIA.
Benedici, o Signore, la nostra Patria,per la grazia tua
e la protezione della Vergine, Castellana d’Italia;
sia essa un focolare dove tutti viviamo nella luce della tua fede
e nella eroica tradizione dei padri.
Rendila, o gran Dio, libera e unita,
maestra di civile e cristiana sapienza,
esempio di giustizia alle genti.
Nel ricordo commosso di quanti, per la sua unità,
lavorarono e caddero,
sia la nostra nazione messaggera della tua fede nel mondo,
e tutta la gloria consacri a Te, o Signore.
E concedi all’Italia nostra che, rispettata e amata nel mondo,
meriti la protezione tua e la custodia di Maria,
anche in virtù della concordia operosa dei suoi figli.
Così sia.
«Ave crux, spes unica mundi!».
Festa del Crocifisso restaurato.
Celebriamo la Festa della Esaltazione della Santa Croce. La Liturgia ci offre la possibilità di riflettere sul mistero di Gesù Crocifisso per coglierne la bellezza, e percepire lo splendore di gloria che rifulge dal legno della croce. In Gesù crocifisso noi contempliamo la certezza che tutte le nostre colpe sono perdonate per il Sangue di Cristo. Guardando Gesù crocifisso Dio ci salva. La croce diventa, allora, potente e gloriosa, splendida, capace di ridare armonia e verità, diventa radiante di misteriosa bellezza. Ringraziamo il Padre per averci salvati attraverso l’offerta di Cristo sulla croce. Al termine di questa Eucaristia ci fermeremo alcuni istanti a contemplare il nostro Crocifisso restaurato e chiederemo la benedizione di Dio onnipotente perché Lui ci guardi e ci aiuti ogni giorno della nostra vita e, fin d’ora preghiamo:
«Salve, croce adorabile!
Su questo altare muore la vita
e morendo ridona agli uomini la vita.
Salve, croce adorabile,
sola nostra speranza!
Concedi perdono ai colpevoli,
accresci nei giusti la grazia.
O Trinità beata, unico Dio,
a Te si elevi la lode;
custodisci nei secoli
chi dalla croce è rinato. Amen».
«Ecclesia sanctae Dei genitrix Mariae» o «Matricularis».
Storia della Festa della Madonna del Popolo.
Il culto mariano della città di Verona ha trovato lungo i secoli un punto di riferimento privilegiato all’interno della Chiesa Cattedrale. Il titolo di «Madonna del Popolo» dato alla Vergine dalla pietà popolare dei Veronesi ci riporta alla Cattedrale, primo Santuario mariano della Diocesi. Con questo titolo, durante i secoli, i Veronesi hanno celebrato la festa della Natività di Maria l’otto settembre. Per la verità la Chiesa Cattedrale è dedicata all’Assunzione di Maria, ma la solennità liturgica della Natività ha attirato nei secoli la venerazione dei fedeli, che hanno esaltato il particolare patrocinio che la Vergine ha accordato ai devoti nei secoli specie nei tempi di maggiore calamità.
Santa Maria, prega per il popolo di Verona.
«Una tomba che diviene scala per il cielo».
di Manuel Nin, Benedettino Rettore del Pontificio Collegio Greco.
La Liturgia della Chiesa ha un senso mistagogico molto chiaro. La mistagogia è l’introduzione al mistero. Questo aspetto è molto presente nell’Oriente cristiano: la Liturgia è come un maestro nella fede, impregnata di elementi che istruiscono i fedeli nelle verità della fede. Troviamo questa dimensione della Liturgia in particolare nelle celebrazioni della Madre di Dio. La presenza di Maria scandisce i momenti dell’anno liturgico nelle Chiese di tradizione cattolica e bizantina: la prima grande festa del ciclo liturgico è quella dell’8 settembre, cioè la nascita della Madre di Dio e si chiude con la festa del 15 agosto, la sua Dormizione per i bizantini e la sua Assunzione al cielo per i cristiani cattolici.