Dimmi che idea hai di Dio e ti dirò che cristiano sei! Vi propongo questo rimaneggiamento di un noto proverbio popolare, per iniziare a balbettare qualche mozzicone di frase sul mistero più grande, più impegnativo ma, nel contempo più affascinante della nostra fede: la SS. Trinità. Questa domenica riprendiamo il Tempo Ordinario, celebrandone la Solennità. Vi dirò che da giovane studente di Teologia...
Se ne va, il Risorto, torna al Padre, compiendo un inaudito gesto di fede. Folle, profetico, grandioso. Un gesto di fede nell’umanità, in noi, in me. Affida ad uno sparuto gruppo di discepoli, fragili uomini e donne, l’incarico di proseguire l’annuncio, di costruire il Regno, finché Egli venga. Uomini e donne che lo riconoscono Messia e Signore, ma che ancora dubitano, mentre, prostrati, lo adorano mentre sale al cielo.
Di San Zeno, a dirlo francamente, sappiamo poco o nulla: poco o nulla di storicamente indubitabile, perché siamo sempre stati convinti della verità espressa semplicemente in un verso, stando al quale Zeno sarebbe stato l’ottavo vescovo “qui Veronam praedicando reduxit ad baptismum”. In poche parole abbiamo qui la sostanza, storica e religiosa, della figura e dell’opera del vescovo Zeno: “Con la predicazione Zeno portò al battesimo il popolo di Verona”. Eravamo nell’ultimo quarto del quarto secolo dopo Cristo. Secolo, poco dopo l’inizio del quale era cessata l’incredibile pena delle persecuzioni che l’impero romano, o i piccoli tiranni locali, avevano inferto e inflitto ai seguaci di Cristo. Oggi si parla forse troppo poco delle sofferenze che la Chiesa ha avuto fin dall’inizio ad opera sia dei potentati di questo mondo sia di chi soffriva purtroppo di delirio di onnipotenza dentro la Chiesa.
Chiunque tu sia,
che ti vedi trascinato
dalla corrente di questo mondo,
e ti sembra di navigare
fra tempeste burrascose,
piuttosto che camminare sulla terra,
non distogliere gli occhi
dal fulgore di questa stella,
se non vuoi essere travolto
dalle difficoltà.
Se si levano i venti
delle tentazioni,
se incorri negli scogli
delle tribolazioni,
guarda la stella, invoca Maria…