Solennità della Madonna del Popolo.
"Santa Maria, intercedi per il popolo di Verona".
Alla data della nostra nascita noi ci scambiamo gli auguri di buon compleanno. Oggi allora auguriamo buon compleanno alla nostra Mamma del Cielo, perché la Chiesa celebra oggi la Festa della sua Natività. I Vangeli non parlano di questo lieto evento né ci rivelano i nomi dei genitori della Vergine; ci li rivelano invece i vangeli apocrifi, cioè quelli nascosti. Per noi però la festa di oggi più che celebrare una data o una ricorrenza, vuole ricordarci che la Madre del Signore è stata concepita senza ombra di peccato, preservata dal peccato originale. E ancora che è Lei la donna che schiaccerà il capo al serpente, preannunciata sin dal principio, e ancora che quella fanciulla, nata da Gioacchino ed Anna, sarà poi la prescelta da Dio per diventare la Madre di Cristo. Maria viene così in modo prodigioso innestata nel mistero della redenzione del genere umano. In questa luce noi vediamo e celebriamo le feste della Vergine Maria.
Tutto dipende dal cuore.
«Figlio mio, dammi il tuo cuore» Prv 23,26.
«Figlio mio, dammi il tuo cuore» Prv 23,26.
Non bastava la lunga e sfibrante discussione nella sinagoga di Cafarnao, dopo il miracolo della condivisione dei pani e dei pesci. No, macché. La liturgia, oggi, riprende il filo interrotto del Vangelo di Marco con una nuova disputa, quasi un ennesimo litigio. E che è? Nulla è casuale. La Parola vuole offrirci una chiave di lettura, di discernimento in questo momento storico così difficile, rissoso, violento, arrogante, in cui tutti sembrano ergersi a giudici, rabbiosi e vendicativi. Tutto viene urlato, contrapposto, rinfacciato. Accuse su accuse, parole forti contro parole forti...
La stupenda avventura del pane e del vino.
"Signore, tu hai parole di vita eterna" Gv 6,68.
"Signore, tu hai parole di vita eterna" Gv 6,68.
Tutto era cominciato vicino al lago di Tiberiade, dalle parti della città di Betsaida, in una vallata lontana dai centri abitati. Per tutto il giorno, circondato da una grande folla, Gesù aveva parlato, aveva guarito i malati, aveva ascoltato i problemi di tutti. I cinquemila uomini, le donne e perfino i ragazzi non si erano nemmeno accorti che stava scendendo la sera. Ma quando Gesù aveva smesso di parlare, uno strano vociare si era diffuso tra la folla...
L’Eucaristia è un pezzo di risurrezione.
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
ha la vita eterna" Gv 6,54.
Siamo giunti all’ultima parte dell’insegnamento di Gesù sul Pane della Vita. Questa è la quarta domenica in cui siamo invitati a riflettere in profondità sul cap. 6 del Vangelo di Giovanni: domenica prossima l’Evangelista ci aiuterà a scoprire le reazioni della folla, dei giudei e degli stessi discepoli a questo lungo annuncio sul Pane della Vita, il Pane del cielo, il Pane che è il suo Corpo… ed oggi la sua carne e il suo sangue da mangiare e da bere. Gesù, senza mezzi termini, si è proclamato il Pane disceso dal Cielo. I Giudei hanno discusso con il Maestro di Nazareth, hanno contestato le sue affermazioni forti e dure, ma Gesù, invece di ammorbidire i toni e di scendere a qualche compromesso, ha continuato imperterrito nel suo insegnamento anzi, ha approfittato di ogni domanda per approfondire e chiarire sempre di più quello che voleva dire. E oggi la musica non cambia…