Durante il Medioevo, per la Liturgia Eucaristica e la Liturgia delle Ore erano necessari dei libri che riportassero insieme ai testi anche le melodie da eseguire durante le funzioni. Presso le chiese cattedrali e i monasteri tali libri vennero assumendo dimensioni sempre più grandi per rendere possibile la lettura di testo e musica a folti gruppi di cantori radunati nel coro. Essi presero il nome di Corali che venivano eseguiti a coppie per poter essere disposti ai due lati del coro.
"Il fico sterile", Miniatura dai Corali del Turone, Secolo XIV - Biblioteca Capitolare di Verona
Quando Beato Angelico, artista e frate domenicano, prese in mano i pennelli per dipingere questo affresco, non era certo guidato dall'idea di realizzare un’opera per un grande pubblico; voleva realizzare un dipinto che avrebbe guidato la meditazione dei frati che abitavano il Convento di S. Marco, nel centro di Firenze. Siamo nel 1440 e nel cuore di questa città commerciale, attraversata da fiumi di soldi e mercanzie di ogni tipo, come in un’oasi di silenzio e di preghiera, vive l’Ordine dei Predicatori, osservanti della regola di San Domenico.
Trasfigurazione di Beato Angelico, 1440/41, Convento di San Marco - Firenze
Avvicinarsi all’anima di un artista russo, per noi occidentali, vuol dire affrontare un cammino di conoscenza nuovo e che non ci è familiare. Così, anche cercare di entrare nel mondo interiore delle opere di Kramskoj, suppone il riconoscimento che solo la fede, intesa come sentimento, slancio emotivo e passionale, è il metro con cui comprendere lo spirito russo, o almeno cercare di delinearne il profilo.
"Gesù tentato" di Ivan Kramskoj, 1872, Galleria Tret'yakov - Mosca
Siamo giunti al nostro terzo appuntamento domenicale in questo Anno del Giubileo: la Misericordia di Dio. Un cammino che rafforzeremo in queste prossime settimane con il grande tempo della Misericordia e del Perdono: la Quaresima, che inizieremo con il Mercoledì delle Ceneri e avrà poi il suo sviluppo nella Pasqua e nel tempo pasquale. Il Vangelo di questa domenica è proprio il racconto di Gesù che appare ai suoi discepoli la sera di Pasqua.
«La sera di quello stesso giorno, il primo della settimana».
A Gerusalemme dopo la prima parte del giorno, con il ritrovamento della tomba vuota, la visita di Pietro e Giovanni e delle donne e la testimonianza della Maddalena, è giunta la sera.