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BattesimoGes2018"Tu sei il figlio mio, l'amato!".
 
Carissimi fratelli e sorelle amati da Dio! Con la celebrazione di oggi si conclude il Tempo di Natale e la liturgia ci fa tornare là dove, nel tempo di Avvento eravamo partiti: al fiume Giordano. I primi due versetti del Vangelo di oggi infatti li avevamo già ascoltati proprio la seconda domenica di Avvento. Oggi si compie un cammino che dal desiderio, dall'attesa nella quale Giovanni Battista ci aveva introdotto ci conduce alla conferma che Gesù è il Figlio di Dio mandato nel mondo: Tu sei il figlio mio, l'amato!

Stella Cometa Verona"Abbiamo visto spuntare la sua stella
e siamo venuti ad adorarlo".
 
Carissimi fratelli e sorelle, amati da Dio! È la grande solennità dell’Epifania e la Chiesa continua a contemplare e a celebrare il mistero della nascita di Gesù Salvatore. Facendosi uomo nel grembo di Maria, il Figlio di Dio è venuto non solo per il popolo d’Israele, rappresentato dai pastori di Betlemme, ma anche per l’intera umanità, rappresentata dai Magi. Ed è proprio sui Magi e sul loro cammino alla ricerca del Messia che la Chiesa ci invita oggi a meditare e a pregare.

Veni Creator Spiritus1
"Veni Creator Spiritus, mentes tuorum visita".
 
L’autore, oggi ritenuto il più probabile del Veni Creator è Rábano Mauro, abate di Fulda in Germania e arcivescovo di Magonza, vissuto tra la fine dell’VIII secolo e la prima metà del IX, uno dei maggiori teologi del suo tempo e profondo conoscitore dei Padri. La prima testimonianza di un uso ufficiale dell’inno si ha negli atti del Concilio di Reims del 1049, quando, all’ingresso in aula del Santo Padre, il clero cantò con grande devozione, questo inno. Ma esso doveva essere in uso già da tempo in alcune Chiese locali e monasteri. Da quando fu composto esso è risuonato incessantemente nella Chiesa...

Te Deum1"Te Deum Laudamus"... "Te hominem laudamus".
 
Nell'ultimo giorno di quell'anno il Buon Dio era in Cielo e guardava in giù, in una piccola chiesa dove la gente si accingeva a cantare il Te Deum, l’inno di ringraziamento. La chiesa non aveva più campanile né campane e il vecchio parroco aveva dovuto tappare alla meglio i grossi buchi delle mura e del tetto, perchè i fedeli, nei giorni di pioggia e di neve non si bagnassero troppo.

Autobus ATV

Giorni Feriali
Linea 70 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 11-12-13-51 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi
Giorni Festivi
Linea 94 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 90-92-98 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi