«Fiat voluntas tua» Febbraio 2019
«Sia fatta la tua volontà» Mt 6,10b.
«Adveniat regnum tuum» impegna la nostra libertà; «Fiat voluntas tua»: non vuol dire: fa’, o Signore, quello che ti piace, ma: farò, Signore, quello che tu vuoi. Il Cardinale Martini dice testualmente: «Vorrei notare che la formula comparativa «come in cielo così anche in terra» può essere giustamente premessa a tutte le tre prime domande del Padre Nostro: sia santificato il tuo nome, come già in cielo anche in terra; venga il tuo regno, come in cielo anche in terra; sia fatta la tua volontà, si compia il tuo disegno stupendo di salvezza, come già in cielo anche in terra». Da chi sia fatta? Anzitutto da te, Padre. La tua volontà è il disegno con cui tu hai deciso con amore di salvare l’uomo.
«Adveniat regnum tuum» Febbraio 2019
«Venga il tuo regno» Mt 6,10a.
La parola «Regno» e termini simili si incontra nella Parola di Dio circa 500 volte; circa 350 nell’AT e più di 140 volte nel NT. È un tema continuo anche nei Vangeli. È una parola chiave di Gesù: tutto il messaggio del Vangelo è centrato sul tema del Regno di Dio o Regno dei cieli. Che cosè il Regno? I Vangeli non ne parlano in un senso politico o territoriale. Conosciamo la risposta di Gesù a Pilato: «Il mio Regno non è di questo mondo». I Vangeli parlano del Regno in senso spirituale. Marco presenta così la prima predicazione di Gesù: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo». Non esiste una definizione del Regno...
Candelora e San Biagio.
«Luce per illuminare le genti» cfr. Lc 2.30-32.
Quest'anno il calendario civile incrocia quasi il calendario liturgico e ha posto di sabato una festa del Signore poco conosciuta: la Presentazione di Gesù al Tempio; in questo giorno, fin dai tempi antichi, si benedicevano le candele per tutto l'anno, a significare la luce delle nazioni di cui parla il vecchio Simeone: la presenza del Signore Gesù; un forte richiamo Pasquale, quello di oggi, a ricordarci della luce del Signore Risorto simboleggiata dal cero pasquale. Era una festa, che si presentava con solennità, quella della Presentazione di Gesù...
«Luce per illuminare le genti» cfr. Lc 2.30-32.
Quest'anno il calendario civile incrocia quasi il calendario liturgico e ha posto di sabato una festa del Signore poco conosciuta: la Presentazione di Gesù al Tempio; in questo giorno, fin dai tempi antichi, si benedicevano le candele per tutto l'anno, a significare la luce delle nazioni di cui parla il vecchio Simeone: la presenza del Signore Gesù; un forte richiamo Pasquale, quello di oggi, a ricordarci della luce del Signore Risorto simboleggiata dal cero pasquale. Era una festa, che si presentava con solennità, quella della Presentazione di Gesù...
«Sanctificetur Nomen tuum» Gennaio 2019
«Sia santificato il tuo Nome» Mt 6,9b.
«Sia santificato il tuo Nome» Mt 6,9b.
Quando Mosè chiede il nome a Dio, la risposta non è una parola, ma una frase ebraica: «Io sono colui che sono» o «Io sono YHWH»: il nome di Dio è composto da quattro consonanti attinenti al verbo essere, che per rispetto era ed è considerato impronunciabile dagli Ebrei e perciò nella lettura sostituito con Adonay «Signore». Soltanto molto più tardi i Masoreti vi aggiunsero le vocali prendendole da Adonay, proprio per evitare che potesse essere pronunciato in altro modo; ecco come si è arrivati alla forzatura rappresentata dall’ibrido «Yehowah» e quindi all’italianizzato «Geova», utilizzato nella Bibbia dei Testimoni di Geova.
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