Preghiera e Liturgia

Solenne apertura del Mese di Maggio

IMG 7300Per un’intero mese le chiese
si riempiono di devoti, di canti, di preghiere.

Chiunque tu sia, che ti vedi trascinato dalla corrente di questo mondo,
e ti sembra di navigare fra tempeste burrascose,
piuttosto che camminare sulla terra,
non distogliere gli occhi dal fulgore di questa stella,
se non vuoi essere travolto dalle difficoltà.
Se si levano i venti delle tentazioni,
se incorri negli scogli delle tribolazioni,
guarda la stella, invoca Maria…
Se, turbato dal pensiero dell’enormità dei tuoi peccati,
cominci ad essere sommerso nel baratro della tristezza,
o nell’abisso della disperazione… pensa a Maria.
Nei pericoli, nelle angustie, nei dubbi…
pensa a Maria, invoca Maria.
Non uscirai dal cammino se la segui, non dispererai se la preghi,
non ti perderai, pensando a Lei.
Se Ella ti tiene per mano, non cadrai,
se ti difende, non avrai nulla da temere,
se Ella ti è guida, non ti affaticherai,
con la sua protezione giungerai facilmente al porto. 
    
 San Bernardo di Chiaravalle.

«Il mese mariano, afferma San Giovanni Bosco, è la festa della nostra vera Madre, della nostra protettrice».
Concedi a noi tuoi servi, o Signore Iddio, di godere della perenne sanità dell’anima e del corpo; e per la gloriosa intercessione della Beata sempre Vergine Maria, fa’ che siamo liberati dalla presente tristezza e godiamo della gioia eterna.
 
Il senso del Mese Mariano.
Nella vita familiare le date più belle sono segnate dalle feste della mamma, la dolce creatura che Dio ci ha messo accanto per renderci meno duro e difficile il pellegrinaggio terreno. La vita di famiglia è così bella e serena, che anche Gesù ha voluto vivere per 30 anni nell’intimità della Sacra Famiglia, per consacrare e santificare la famiglia cristiana, in cui si trova la perfezione del bene. Il Salvatore ha voluto diffondere lo spirito familiare, facendo della Chiesa Cattolica la grande famiglia dei figli di Dio. E siccome senza mamma non c’è vera famiglia, Gesù dall’alto della croce ha dato alla famiglia cattolica la Mamma: «Ecco la tua Madre!» Gv 19,27. Da quel tragico venerdì, l’umanità ed ogni cristiano hanno come mamma la stessa immacolata e santissima Madre di Gesù. Perciò la Chiesa Cattolica invita frequentemente i fedeli a stringersi attorno a questa Mamma, le cui feste costellano, quasi astri luminosi, il calendario liturgico. Oltre a ciò, essa sceglie il più bello tra i mesi dell’anno e lo consacra interamente a Maria, affinchè esso riesca una continua festa di devozione e di amore filiale, contraccambiato dalla pioggia incessante delle grazie materne della Regina del Cielo. Per un’intero mese le chiese si riempiono di devoti, di canti, di preghiere.
I figli accorrono presso l’altare della Madre, ai piedi della sua immagine attorniata di fiori e di luci, per manifestarle il loro affetto, per udire e praticare la parola dei sacri ministri, che ne cantano le glorie e per meritare così il suo aiuto potente. O Maria, potrò io in questa festa di cuori essere assente o occupare l’ultimo posto? Fammi sentire sempre più forte il dovere della riconoscenza, per quanto hai operato a mio favore nel corso di tutta la mia vita, affinchè io sia aiutato a darti il dolce tributo di figlio. Quanto bisogno vi è del tuo aiuto per le mie mancanze spirituali e materiali, per le necessità delle anime che mi hai affidato, per i bisogni della famiglia cristiana e umana. Ma ecco giunto il tempo propizio, ecco spuntati i giorni della salvezza! Vorrò sfruttare il tuo mese, o Madre, per attingere dal tuo cuore ogni dono per me e per agli altri. Indicami quanto ti è gradito e desideri da me, per il mio vero bene, nel corso di questo mese, ed io sarò pronto ad obbedirti.
 
Il dovere di celebrare il Mese Mariano.
Per accrescere l’affetto verso Maria e ricevere aiuto ad onorarla, soprattutto in questo mese, debbo richiamare il suo compito nella mia vita e nella vita della Chiesa. Questo si esprime con una sola parola: Maria fa la mamma! La madre nella famiglia è la benefattrice per eccellenza. Dona il bene al corpo dei figli: li nutre, li cura se sono malati, è pronta a dare la sua vita per salvare la vita dei figli. Dona il bene per l’anima dei figli: con le sue preghiere, consigli, correzioni, incoraggiamenti. Anche Maria è mamma e compie l’ufficio di mamma verso tutti gli uomini. Mamma buona! Il suo cuore è più tenero di quello di tutte le madri riunite insieme. Mamma potente! Maria può tutto sul cuore del suo Figlio; alla sua preghiera Gesù non può non obbedire, perché è la preghiera della sua Mamma, alla quale è molto affezionato. Perciò San Bernardo esclama con santa audacia: «Ricordati, o Vergine Maria, che non si è mai inteso al mondo che alcuno sia a Te ricorso, senza essere stato esaudito». Maria è buona con tutti, buoni e cattivi. La mamma, infatti, non cessa di amare i figli ingrati, i quali hanno sempre un posto privilegiato nel suo cuore, appunto perché maggiormente hanno bisogno del suo affetto. Maria è presente e buona sempre, in ogni circostanza della vita, nelle grandi e nelle piccole necessità dei suoi figli. Eccola in azione questa mamma buona e potente! Ella è anzitutto benefattrice delle anime perché, salvata l’anima è salvato tutto, perduta l’anima è perduto tutto. L’aiuto di Maria per la salute dei suoi figli è documentato nel glorioso titolo di «Mediatrice» di tutte le grazie, che trova nei quadri votivi, di cui sono costellati i santuari mariani, la sua prova evidente. Il popolo cristiano gode della materna assistenza di Maria. Il glorioso titolo «Ausiliatrice» che la Chiesa ha tributato a Maria, è l’espressione del suo patrocinio sulla Chiesa cattolica e sul suo Capo per dissipare le insidie dei nemici di Dio. Le vittorie di Lepanto, di Vienna e la liberazione di Pio VII ne sono saggio eloquente. Anche ora, o Maria, sei Mediatrice di tutte le grazie; anche ora sei Ausiliatrice della Chiesa. Se quindi ti invoco e ti onoro, soprattutto in questo mese a Te consacrato, Tu non mancherai di accogliere la mia preghiera e di salvare il mondo, di cui sei «Regina».
 
Il modo di celebrare il Mese Mariano.
Tutta la mia persona e la mia vita deve esprimere il mio amore e la mia devozione. La Vergine vuole anzitutto la mia preghiera. Ella conosce il pregio inestimabile della preghiera, che avvicina a Dio e fa possedere Dio e perciò mi vuole impegnato in questa nobile espressione della dignità umana e cristiana. Debbo quindi, in questo mese, parlare con Dio in ogni preghiera che gli rivolgo, in unione col Mediatore divino e con la celeste Mediatrice, per il vantaggio di tutta la Chiesa. La preghiera è unita al lavoro, che completa la mia giornata. Anche Maria e Gesù hanno lavorato. Cercherò di santificare il mio lavoro e il mio studio compiendoli con spirito di obbedienza, per amore ed in unione di Gesù e di Maria. La Vergine vuole che io pratichi quanto prescritto dai Comandamenti, che mi sono impegnato con Dio di osservare e sui quali sarò giudicato. «Oh! In punto di morte – diceva don Bosco – come saremo contenti e consolati nel ricordo di averli eseguiti. I Comandamenti ci danno la sicura salvezza dell’anima nostra». Continua don Bosco: «Quando si tratta di servire Iddio bisogna essere pronti a sacrificare tutto. Come rifiutare qualche cosa, solo perché costa, quando me la chiedono Gesù e Maria, martiri di dolore e di amore per me? Noi abbiamo bisogno che ciascuno sia disposto a fare grandi sacrifici di volontà: non di denaro, non di penitenze, non di astinenze straordinarie, ma di volontà. Perciò uno deve essere pronto in ogni momento della giornata».
Questi, o Mamma, sono gli impegni che assumo per onorarti come ti meriti e di cui ti renderò conto ogni giorno.

Sia lodato Gesù Cristo.

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