Beata Vergine Maria Addolorata 2018
Ego sum famulus tuus Maria, Mater mea!
"Stabat Mater dolorosa iuxta crucem, lacrimosa...".
"Stabat Mater dolorosa iuxta crucem, lacrimosa...".
Così commenta San Bernardo Abate questa memoria della Beata Vergine Addolorata: “Il martirio della Vergine viene celebrato tanto nella profezia di Simeone, quanto nella storia stessa della passione del Signore. Egli è posto dice del Bambino Gesù il santo vegliardo quale segno di contraddizione, e una spada dice poi rivolgendosi a Maria trapasserà la tua stessa anima. Una spada ha trapassato veramente la tua anima, o santa Madre nostra!
Del resto non avrebbe raggiunto la carne del Figlio se non passando per l'anima della Madre. Certamente dopo che il tuo Gesù, che era di tutti, ma specialmente tuo, era ispirato, la lancia crudele, non poté arrivare alla sua anima. Quando, infatti, non rispettando neppure la sua morte, gli aprì il costato, ormai non poteva più recare alcun danno al Figlio tuo. Ma a te sì. A te trapassò l'anima. L'anima di lui non era più là, ma la tua non se ne poteva assolutamente staccare.
Perciò la forza del dolore trapassò la tua anima, e così non senza ragione ti possiamo chiamare più che martire, perché in te la partecipazione alla passione del Figlio, supererò di molto, nell'intensità, le sofferenze fisiche del martirio. Non fu forse per te più che una spada quella parola che davvero trapassò l'anima ed arrivò fino a dividere anima e spirito? Ti fu detto infatti: «Donna, ecco il tuo figlio» Gv 19,26.
Quale scambio!
Ti viene dato Giovanni al posto di Gesù, il servo al posto del Signore, il discepolo al posto del maestro, il figlio di Zebedeo al posto del Figlio di Dio, un semplice uomo al posto del Dio vero. Come l'ascolto di queste parole non avrebbe trapassato la tua anima tanto sensibile, quando il solo ricordo riesce a spezzare anche i nostri cuori, che pure sono di pietra e di ferro? Non meravigliatevi, fratelli, quando si dice che Maria è stata martire nello spirito. Qualcuno potrebbe forse obiettare: Ma Maria non sapeva già che Gesù sarebbe morto? Certo! Non era forse certa che sarebbe ben presto risorto? Senza dubbio e con la più ferma fiducia. E nonostante ciò soffrì quando fu crocifisso? Sicuramente sì… e in modo terribile. Del resto chi sei mai tu, fratello, e quale strano genere di sapienza è il tuo, se ti meravigli della solidarietà nel dolore della Madre col Figlio, più che del dolore del Figlio stesso di Maria? Egli ha potuto morire anche nel corpo, e questa non ha potuto morire con lui nel suo cuore? Nel Figlio operò l'amore superiore a ogni altro amore. Nella Madre operò l'amore, al quale dopo quello di Cristo nessuno altro amore si può paragonare. Là, sul Golgota, in quel grembo verginale ancora una volta spalancato ad accogliere lo Spirito Santo effuso dal Cristo morente, anch'io sono nato, io "il discepolo che Gesù ama", il discepolo a cui è ripetuto l'invito a prendere in casa la Madre e a lasciarsi da lei guidare verso Gesù. Maria è mia madre! Voglio, quest'oggi, gustare tutta la dolcezza e la forza di questa realtà, per rilanciare il mio amore e la mia devozione mariana.
Ego sum famulus tuus Maria, Mater mea!
Ego sum famulus tuus Maria, Regina mea!
Ego sum famulus tuus Maria, Domina mea!
Adveniat Regnum tuum Domine, adveniat per Mariam!
Io sono tuo servo, Maria, Madre mia!
Io sono tuo servo, Maria, Regina mia!
Io sono tuo servo, Maria, Signora mia!
Venga il tuo Regno, Signore, venga per mezzo di Maria!
Sia lodato Gesù Cristo.