Veni Creator 1 Gennaio 2014
Per molti di noi la prima parola pronunciata oggi è stata: Auguri!
È la stessa parola che la Bibbia ci rivolge all'inizio del nuovo anno: "Ti benedica il Signore e ti protegga, faccia brillare il suo volto su di te". L'augurio che la Parola di Dio rivolge a ciascuno, oggi, è di scoprire un Dio dal volto luminoso, per diventare persone luminose e avere accanto persone luminose, nella nostra famiglia, nelle comunità, nei luoghi di lavoro e di studio.
Dio ci benedice ponendoci accanto tali persone, dal volto e dal cuore pieni di luce, che sanno vivere bontà e bellezza. E noi stessi dobbiamo essere persone di luce.
L'augurio migliore che vi posso fare per il nuovo anno è quello formulato dalla benedizione del Libro dei Numeri che abbiamo letto: vi auguro che, nel corso dei prossimi mesi, Dio faccia splendere il suo volto su di voi.
Far splendere il volto - splendido semitismo - che indica il sorriso di una persona. Quando sorridiamo il nostro volto si illumina. Questo vi auguro: qualunque cosa accada in questi mesi, che possiate cogliere il volto sorridente di Dio. Dio sorride… Chi ama, anche nelle avversità, sorride. Il volto di Dio sorridente ci viene svelato dal Bambino Gesù. Dio sorride, non è impenetrabile, né lontano da noi. Dio sorride, sempre. Il problema, semmai, siamo noi. Nei momenti di fatica e di dolore non guardiamo verso Dio, siamo travolti dall'emozione, non riconosciamo in Dio nessun sorriso. Non aspettiamoci che Dio ci risolva i problemi, né che ci appiani la vita o ce la renda più semplice. La vita è mistero e come tale va accolta e rispettata. Ma se Dio ci sorride, sempre, significa che esiste un trucco che non vedo, una ragione che ignoro, e allora mi fido.
Qualunque succeda nella tua vita, quest'anno, che Dio ti sorrida, fratello e sorella.
Il Signore ti sorrida, faccia splendere il suo volto, ti sia propizio e ti doni la sua pace che, per gli ebrei, è lo shalom ossia è augurare tutti i doni possibili, per cui la pace è un dono indispensabile ed indica salute e prosperità.
La pace è il più grande dei beni che l'ebreo può augurare ad ogni persona. La pace è quel grande dono che solo Dio può donare, perché il vero compimento della persona è in Dio. La pace non vista solo come assenza di guerra, ma come possesso della pienezza dei doni del Signore.
"Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto...
La terra ha dato il suo frutto. Ci benedica Dio, il nostro Dio
e lo temano tutti i confini della terra" Sal 66. Sono le parole con cui gli ebrei ringraziavano Dio al termine del raccolto, riconoscendo la sua benedizione nell'abbondanza dei beni.
Siamo alla fine di un anno. La Parola ci invita a volgere lo sguardo sul tempo trascorso raccogliendo un vissuto fatto di persone, di incontri, di desideri, di impegno, di lavoro, di studio, di ricerca, di gioia, di amore... Ma anche fatto di dubbi, di incertezze, di rotture, di delusioni, di solitudine, di sofferenza, di precarietà...
Possiamo così accogliere le nostre fatiche e affidarle alla misericordia di Dio. E riconoscere tutto il bene che abbiamo ricevuto come segno della sua bontà. Oggi inizia un nuovo anno. L'inizio di un tempo nuovo mette in moto attese, progetti, sogni... accompagnati dalla speranza che si realizzino per noi e per le persone care. In questo scambio di auguri si inserisce anche Dio che ci promette la sua vicinanza e ci ricolma di grazia: "Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò” Nm 6, 24.26-27. Per il Popolo di Israele invocare su di sé il nome del Signore significava ricordare la sua appartenenza a Dio. È la relazione con Dio che rende il Popolo benedetto. Questo è ciò che Dio desidera per noi: una relazione personale e vitale che ci leghi a Lui perché solo rimettendolo al centro la nostra vita ritrova pienezza e armonia.
Perché Maria e Giuseppe si stupiscono ancora e fanno fatica a capire? Perché Dio è sempre diverso dalle tue aspettative. Tu te l'aspetti in un modo ma Lui arriva e viene a te in un altro modo. Dio è oltre, più in là. Dio è novità. E il nuovo ci fa sempre paura.
"Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore" Lc 2,19. Maria non capisce tutto ciò che le succede. Ma non giudica, non elimina la cosa dicendo: "Impossibile; non ha senso". Maria non capisce e accetta di non capire. Maria sa che tutto ciò che le sta succedendo è strano e forse avrà anche detto nel suo cuore: "E' strano". Ma dirsi che è strano, che non lo si comprende, che non è secondo le nostre aspettative, che non è come noi avremmo pensato, non vuol dire che tutto ciò non abbia un senso. Un giorno Maria capirà tutto. Adesso no, ma un giorno sì. E così anche noi. Perché tutto ciò che ci accade ha un senso. Fai come Maria: ti è successa questa cosa, la tieni nel tuo cuore anche se non la capisci. Alle tre di notte tutto è buio: è necessario che sia così. Volere la luce è volere qualcosa che non ci può essere dato. Aspetta e fra qualche ora verrà. Quando è buio è tempo di vivere il buio; la luce verrà, ma il buio ha tanto senso quanto la luce. A suo modo e a suo tempo ne capirai il senso e il significato. Noi vorremmo trovare subito una risposta al perché ci succedono certe cose. Fai come Maria: le vivi, le serbi nel tuo cuore, rimani aperto con i tuoi occhi e vedrai che un giorno, quando magari non te l'aspetti, tutto si rivelerà nella sua chiarezza. Per tutta la vita Maria capì ben poco di Gesù; ma dopo la resurrezione tutto le fu chiaro.
Oggi è la festa della Madre di Dio.
Noi onoriamo Maria sempre vergine, proclamata nel Concilio di Efeso "Santissima Madre di Dio".
Sì, Maria è la Madre non solo di Gesù-uomo, è ma è anche la Madre di Gesù-Dio. Ovvero, Ella ha concepito il Figlio Dio nella sua interezza, non ha concepito soltanto la natura umana di Gesù, ma anche la sua divinità. I Padri della Chiesa hanno riflettuto a lungo su questo mistero; tanti hanno anche abbandonato la fede Cattolica... ma il Concilio di Efeso, nell'anno 431, ci consegna Maria quale Madre di Dio. Celebriamo, pertanto, la più antica festa cristiana in onore di Maria.
Vogliamo guardare a Lei che ci consegna il suo Bambino, che ce l'offre additandoci la via della salvezza.
Vogliamo dirle la nostra gratitudine per il suo "Sì!" a Dio, che ha aperto a noi la strada della Redenzione. Vogliamo chiedere a Lei l’aiuto in questo tempo di grande prova per l'umanità; ci ottenga Lei, la Madre del Verbo, la Sede della Sapienza, ogni grazia e benedizione del cielo.
Il Signore vi sorrida sempre!
Buon anno a tutti!