Preghiera e Liturgia

SS. Trinità 2019

SSTrinitIl Credo: dodici articoli intoccabili, immodificabili.
«Credo in un solo Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo».

Festa della Santissima Trinità: la Chiesa celebra il nostro Dio come comunità di amore. È una festa nata in Occidente nel Medioevo. Invece l'Oriente Ortodosso, che ha una fortissima fede nella Trinità, considera Pentecoste la festa della Trinità. Comunque potremmo affermare, senza alcuna ombra di dubbio, che ogni celebrazione cristiana è festa della Trinità. La nostra vita è segnata dalle tre Persone Divine. Siamo stati battezzati: «Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo»; iniziamo tutte le preghiere facendo il segno della croce e ricordando le Tre Persone; ogni nostra azione e preghiera cristiana è legata alla Trinità. È mistero principale della nostra fede, non nel senso che non si capisce, ma nel senso che è il cuore rivelato da Dio, che ha fatto conoscere la Sua vita.
Nell'Antico Testamento ci sono state alcune intuizioni. Ad esempio, la Sapienza si presenta come una persona distinta da Dio, generata da Dio. È nel Nuovo Testamento che Gesù si presenta come il Figlio… e se è il Figlio, rimanda al Padre e promette di dare lo Spirito. Abbiamo ascoltato che l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori, perché Gesù Cristo ci ha dato lo spirito del Padre. Sempre le Tre Persone operano insieme, hanno tutto in comune: «Tutto quello che è del Padre, è mio - dice Gesù - perciò prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Nel Nuovo Testamento non appare mai la parola «Trinità». I primi cristiani hanno sempre parlato del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Ma sono stati i teologi che hanno iniziato a riflettere sulle Tre Persone e sulle loro relazioni. Nacquero però quasi subito degli errori e delle pericolose eresie. Qualcuno cominciò ad affermare che Gesù è solo uomo e non è Dio come il Padre… Si convocò allora il Concilio di Nicea, nell’anno 325, che riaffermò la divinità di Gesù. Un altro grande pericolo che sorgeva era quello di avere tre dei… A quel punto è stato necessario precisare che la fede cristiana è monoteista, cioè crede in un unico Dio, ma che si rivela in Tre Persone. Quindi non un monoteismo rigido, assoluto, ma una grande novità di fede: unità e molteplicità, comunione profonda nella distinzione.

Il Credo primitivo, detto degli Apostoli, è molto semplice: «Credi in Dio Padre? Credi in Gesù Cristo suo unico Figlio? Credi nello Spirito Santo?» e questa è già una formulazione trinitaria. In quel primo Concilio Ecumenico, cioè universale, si precisò anche la natura dello Spirito Santo. A Nicea ci furono discussioni e anche grandi tensioni sulla formulazione del Credo. Solo nell’anno 381 il Concilio di Costantinopoli ratificò questo documento e stabilì che nelle messe festive fosse recitato ogni domenica il Credo, la stessa professione di fede che proclamiamo ancora oggi. È il simbolo niceno-costantinopolitano, cioè il documento di Fede approvato nei Concili di Nicea e di Costantinopoli. Oggi lo conosciamo a memoria, lo proclamiamo spesso senza fare attenzione a quello che diciamo… ma è la base su cui poggia la nostra fede. Il Padre è il Creatore di tutto, il Figlio è nato dal Padre prima di tutti i secoli ed è «Dio da Dio, è luce proveniente dalla luce, è Dio vero da Dio vero, generato, non creato della stessa sostanza del Padre». Quindi il Figlio è generato da sempre, non è una creatura, è generato dall'Eterno, della stessa sostanza del Padre. «ὁμοούσιον τῷ Πατρί Homoousios to Patrì»: questo è il termine greco creato dai Vescovi a Nicea, tradotto in latino «consubstantialis»: della stessa sostanza del Padre, cioè della stessa natura, che ha la stessa dignità. Per mezzo di Lui tutte le cose sono state create, quindi il Figlio è creatore insieme al Padre e mediatore della creazione. Per la nostra salvezza, nella pienezza dei tempi, si fece uomo, morì sulla croce e risuscitò il terzo giorno… è asceso al cielo, siede alla destra del Padre e ora è Re dell'universo. La terza parte del Credo precisa la natura dello Spirito Santo. Anche sullo Spirito c'era discussione. I Padri Conciliari hanno stabilito che lo Spirito Santo non è solo energia e forza… è una persona sussistente, capace di entrare in relazione e in dialogo… ed è uguale al Padre e al Figlio. «Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita» vuol dire che è Dio, che ha la stessa natura di Dio e che dà la vita.
 
«Procede dal Padre e dal Figlio»: la parola «Figlio» è stata aggiunta dai latini nel Medioevo… gli Ortodossi non lo dicono. È un particolare di distinzione: loro preferirebbero dire che «lo Spirito procede dal Padre per mezzo del Figlio… e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato e ha parlato per mezzo dei Profeti». È lo Spirito che ha rivelato pienamente la vita di Dio.
 
«Credo in un solo Dio, credo nel Padre, credo nel Figlio, credo nello Spirito Santo»: in grammatica è un moto a luogo, cioè una direzione.
Credo nel Padre vuol dire mi abbandono al Padre, mi offro al Figlio, mi metto nelle mani dello Spirito Santo. Quando invece proclamiamo: «Credo la Chiesa e professo un solo Battesimo» non usiamo il moto a luogo, cioè accettiamo la Chiesa come Corpo di Cristo e il Battesimo come perdono dei peccati. Ma noi crediamo solo nelle Tre Persone Divine. Gesù si è fatto uomo dalla Vergine Maria, ma non per questo crediamo nella Madonna. La veneriamo e la preghiamo come Madre di Dio e della Chiesa…come veneriamo e preghiamo tutti i Santi. Tanto meno uno può dire: «Credo nel diavolo»… vorrebbe dire affidargli la vita… crediamo che il diavolo esiste! Punto! Crediamo nel Padre… Crediamo nel Figlio… Crediamo nello Spirito Santo. Il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo: questo è il grande mistero della nostra fede, è il fondamento della nostra vita cristiana.
 
Questa fede, anche i primi discepoli di Gesù l'hanno accolta nella loro esistenza, l'hanno accolta perché ha cambiato la loro vita, anche se non avevano certo un dogma che diceva che Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo, come noi diciamo nel Credo e come diremo fra poco nel Credo. Tutti dobbiamo essere fedeli al Credo che abbiamo ricevuto, alla comprensione del mistero di fede che i Padri ci hanno consegnato, e che noi abbiamo il dovere di custodire e tramandare. Dobbiamo rinnovare la nostra professione di fede, dobbiamo recuperare la gioia di essere cristiani cattolici, dobbiamo recuperare i caratteri precisi della nostra cristianità, della fedeltà al Vangelo e al «depositum fidei»: il Credo. Dodici articoli intoccabili, immodificabili, che sintetizzano 2000 anni di comprensione del mistero della fede, che Dio ha rivelato in Cristo Gesù. Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa e noi ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù, nostro Signore.
 
Sia lodato Gesù Cristo!

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