Canti degli Indiani Navajo
Non piangere sulla mia tomba
. Non piangere sulla mia tomba . Non sono qui. Non sto dormendo. Io sono mille venti che soffiano; sono lo scintillio del diamante sulla neve , sono il sole che brilla sul grano maturo , sono la pioggia lieve d’autunno... quando ti svegli nella calma mattutina. Sono il rapido fruscio degli uccelli che volano in cerchio , sono la tenera stella che brilla nella notte . Non piangere sulla mia tomba. Io non sono lì. |
Il canto della notte. Un sacrificio ho pronto per te., fumo per te faccio salire. Ai miei piedi dai nuova forza, alle mie gambe dai nuova forza, al mio corpo dai nuova forza, al mio spirito dai nuova forza, alla mia voce dai nuova forza. Allontana oggi da me il tuo incantesimo. Te lo sei portato via, lontano da qui. E di nuovo sono guarito, di nuovo il mio spirito è puro. Col mio spirito purificato potrò andare avanti, col mio spirito purificato potrò camminare. E vagherò, senza più lamentarmi. Senza dolore potrò proseguire. Libero e leggero potrò muovere i miei passi. Col cuore pieno di vita e passione camminerò. Felice andrò per la mia strada, felice invocherò in gran quantità le nuvole nere, felice bramerò la pioggia che ristora, felice desidererò vedere le piante sbocciare, felice agognerò polline in abbondanza, felice bramerò l’abbondante rugiada. Nella bellezza desidero vagare. Sia la bellezza di fronte a me, sia la bellezza dietro di me, sia la bellezza sotto di me, sia la bellezza sopra di me. Che la bellezza possa io vedere tutt’intorno, sul mio cammino. Nella bellezza tutto si compie. |
I “Canti Navajo" affascinano a causa degli elementi simbolici e dei pregi artistici presenti nei loro versi. Scopo della preghiera è la creazione rinnovata del concetto di salute, armonia e bellezza. Il termine Navajo, di solito tradotto letteralmente come “bellezza”, significa molto di più: benedizione, realizzazione, appagamento, felicità. In una parola, insomma, significa tutto ciò che è bello, buono e ciò che è bene; anche il fatto di essere conglobato all’interno di un universo intatto. Da sempre, lo scopo primo della loro religione è quello di entrare in perfetta sintonia con l’universo e le potenze sovrannaturali. Ogni malattia deve essere interpretata come un simbolo distruttore, che spezza l’armonia. Tutte le manifestazioni di fenomeni che riguardano il corpo e lo spirito, al contrario, sono indistruttibili. La convinzione fondamentale della filosofia dei Navajo è il fatto che i pensieri e le parole influenzano molto sensibilmente il contesto fisico. In definitiva, secondo loro gli dei hanno dato vita al mondo attraverso il pensiero e le canzoni.
Nelle regioni aride e semidesertiche del sud-ovest, la pioggia è vista come un grande tesoro. La formula finale di una preghiera: “Nella bellezza tutto si compie” corrisponde all’”Amen” cristiano.