Poesie

Pianto antico

Melograno2AL'albero a cui tendevi
la pargoletta mano,
il verde melograno
da' bei vermigli fior,

nel muto orto solingo
rinverdì tutto or ora
e giugno lo ristora
di luce e di calor.

Tu fior della mia pianta
percossa e inaridita,
tu dell'inutil vita
estremo unico fior,

sei ne la terra fredda,
sei ne la terra negra;
né il sol più ti rallegra
né ti risveglia amor.

Giosuè Carducci
Rime Nuove

In questa breve ed intensa poesia, Carducci esprime il dolore per la morte del figlioletto Dante di tre anni, avvenuta l'anno precedente.
La scelta dell'aggettivo "antico" nel titolo sta a sottolineare il suo valore universale, è il pianto di sempre di un padre a cui muore un figlio. Lo strazio del poeta è lo stesso provato dagli uomini d'ogni tempo di fronte alla morte.Le principali caratteristiche di questa lirica sono date dalla sua semplicità ed essenzialità.
Nonostante il coinvolgimento emotivo, e senza tuttavia sottrarvisi, il poeta riflette sul rapporto fra la vita e la morte, associando la prima ad immagini chiare e luminose ("luce", "calor") e connotando la seconda con motivi oscuri e dolorosi ("pianta... inaridita", "terra fredda", "terra negra"). 
Nelle prime due strofe prevale l'aspetto vitale, rappresentato dalla "pargoletta mano" e da colori primaverili e solari; ma già l'espressione "muto orto solingo" fa presentire lo sviluppo negativo della lirica, come effettivamente avviene nelle due strofe successive, dove l'immagine della terra "fredda e negra" evidenzia tutta la negatività della morte. 

L'andamento ritmico è quello di una nenia struggente e malinconica, in linea col contenuto.

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