Omelie

Cristian un giovane in ricerca: "Sembra autunno... cade a terra la mia felicità".

«Amo la vita, amo l’amore…
Perdonerei tutto…
E noi ci alzeremo ad ogni onda,
correremo in riva al mare…

Sei la favola di Dio».

Eccoci qui, Signore, ancora una volta davanti a Te... e poi tanto e tanto silenzio! In momenti come questo, noi desideriamo sopratutto tacere. Il silenzio, infatti, è l’atmosfera congeniale al dolore, specialmente quello profondo, del cuore. Ma il Signore, proprio in questo momento, vuole Lui stesso parlarci, vuole squarciare il nostro silenzio e donarci ancora la vita e la speranza... forse è proprio questa la Parola che il nostro cuore desidera per vivere questo momento e accogliere il suo progetto misterioso per Cristian e per tutti noi. «Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello: il Signore della vita era morto, ma ora, vivo, trionfa!». Quanto sono vere oggi queste parole. La morte e la vita hanno lottato in te forse da sempre, in ogni uomo e in ogni donna morte e vita s’affrontano, fra chiusure ma anche tra tanti desideri di bene. Vita, morte, Paradiso, vita eterna: che grandi realtà, Signore quale grande mistero di amore hai preparato da sempre per i tuoi figli, che grande progetto per me e per tutti noi… troppo alto, Signore, e noi ora non lo comprendiamo. Ma eccoci qui, Signore, davanti a Te. In questi giorni respiriamo l’aria pesante della sofferenza, respiriamo l’aria soffocante della morte, dello spegnersi di una vita che era tutta una promessa di primavera e di speranza.

Caro Cristian, chissà cosa c’era nel tuo cuore e nel tuo animo in tutti questi anni… Forse, come diceva la Parola del Signore di oggi, tu ti sentivi lontano dalla pace e dalla serenità e la tua anima era prostrata….come tu stesso hai scritto: «Sembra autunno…cade a terra tutta la mia felicità». Forse tante domande sulla vita e sulla morte, sulla tua vita carica di problemi e di angoscia, sulle tante volte che ti eri preso degli impegni verso te stesso, verso i tuoi famigliari… per vedere se le cose potevano migliorare. Eppure sapevi anche di essere molto debole e fragile e ricadevi nell’illusione di trovare qualcosa di più bello, ma ogni volta ti accorgevi che non era così. Eppure i sogni e i grandi valori della vita continuavano a fare capolino e ad intrecciarsi nel tuo cuore e ti tenevano legato alle cose belle della tua esistenza: eri debole e fragile…ma nello stesso tempo eri molto sensibile e in te abitava la bontà e la generosità; hai vissuto dei grandi conflitti con la tua famiglia…ma alcuni anni fa ti sei riconciliato con loro e li amavi con tutto te stesso, come amavi i tuoi amici e la comunità che ti ha accolto; sapevi di aver fatto degli errori…e volevi che i tuoi nipoti non sbagliassero come te; dicevi che Dio era la tua forza interiore, lo pregavi, avevi la corona del rosario con te e avevi fiducia nella Chiesa. Ci hai lasciato scritto delle frasi meravigliose, che io ho avuto la fortuna di leggere in questi giorni e di cui ti ringrazio con tutto il mio cuore: «Amo la vita, amo l’amore… Perdonerei tutto… E noi ci alzeremo ad ogni onda, correremo in riva al mare… Sei la favola di Dio».

Signore, guarda a Cristian, non esaurire la tua misericordia, la tua fedeltà e il tuo perdono. Sii buono con chi viveva nell’angoscia, con l’animo tormentato e in continua ricerca di qualcosa di più grande, di una felicità che sembrava tanto e tanto lontana. Guarda a tutta la sua vita, guarda ai suoi tentativi continui di migliorare e di rialzarsi. Ti preghiamo con tutte le nostre forze: nel dono della Pasqua, Tu trasformi le nostre notti e le nostre morti, le trasfiguri e dai fecondità ad ogni nostro desiderio di vita e di bene. Tu sei il Buon Pastore, accogli Cristian nel tuo Regno di Luce e di Vita, nei pascoli verdeggianti del Paradiso e fa’ che plachi la sua sete alle tue sorgenti di acqua limpida e pura. Signore, sussurra al suo cuore il tuo Amore per sempre: «Cristian, io ti dico: oggi sarai con me nel Paradiso».

LETTURE.
Lam 3,17-26 «È bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore».
Sal 23 (22) «Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla».
Lc 23,33.39-43 «Oggi sarai con me nel Paradiso».

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