Matteo 38 anni: "Oggi sarai come me nel Paradiso".
«Oggi sarai con me nel Paradiso».
Il giorno di Pasqua, in tutte le chiese del mondo, abbiamo pregato così: «Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello: il Signore della vita era morto, ma ora, vivo, trionfa!». Morte e vita: che grandi realtà Signore, quale grande mistero di amore hai preparato da sempre per i tuoi figli, che grande progetto per me, per Matteo e per tutti noi… troppo alto, Signore e noi non lo comprendiamo. Signore, Tu ci hai detto che le tue vie non sono le nostre vie, i tuoi progetti non sono i nostri progetti, Tu, Signore, hai progetti tanto grandi e noi non li comprendiamo. Ma Tu, Signore, hai messo nel nostro cuore la nostalgia di Te e del tuo Regno, hai scritto nelle pagine del nostro cuore l’idea di eternità e di vita nuova. Al tuo progetto non c’è nulla da aggiungere e nulla da togliere, ci fidiamo di Te…anche se ora facciamo tanta e tanta fatica.
Caro Matteo, mercoledì verso sera hai camminato un po’ e hai raggiunto un posto molto bello, da dove si ammira un panorama stupendo della nostra città. Io penso che tu eri contento di quello che i tuoi occhi hanno visto, eri una persona molto sensibile e sicuramente hai riflettuto su di te e sulla tua vita. Stavi facendo progetti anche per il futuro, volevi prenderti forse dei piccoli impegni da portare avanti giorno dopo giorno. La fragilità della nostra salute però ha prevalso: ti sei sentito male e non ce l’hai fatta, così improvvisamente e inaspettatamente. Noi non abbiamo risposte, anche se il nostro cuore le cerca ardentemente e il nostro dolore oggi è immenso.
Signore Gesù, guarda al nostro fratello Matteo, guarda alla sua grande bontà d’animo, guarda al suo amore e alla sua disponibilità per la famiglia, soprattutto ad aiutare la mamma e a servire il papà quando era ammalato. Guarda alla sua voglia di rialzarsi sempre e di ricominciare, guarda anche alla sua fede in Te e alla preghiera che ti innalzava dal profondo del suo cuore ogni giorno. Nel nostro cuore, ora, Signore, c’è come un mare in tempesta, un forte vento che ci sbatte di qua e di là e non sappiamo cosa fare. Siamo come gli Apostoli quel giorno sul Mare di Galilea. Il dolore per la perdita di Matteo ci sembra forse insormontabile. Ma ci sei Tu, Signore, che, come quel giorno, calmerai la burrasca del mare e le onde altissime che ora ci sommergono, ci sei Tu che ci donerai piano piano la serenità e la pace del cuore. Signore, come Tu ci hai detto, Matteo non è morto, è solo passato all’altra riva…dove ci sei Tu che lo aspetti con le braccia aperte e lo accogli in quel Regno dove non c’è più dolore e sofferenza, dove non ci sono più lacrime e disperazione, ma solo tanta luce e tanta vita e in quei pascoli verdeggianti ora sta parlando con il suo papà Franco. Ti preghiamo con tutte le nostre forze: nel dono della Pasqua, Tu trasformi le nostre notti e le nostre morti, le trasfiguri e dai fecondità ad ogni nostro desiderio di vita e di bene. Tu sei il Buon Pastore, accogli Matteo nel tuo Regno di Luce e di Vita e sussurra al suo cuore il tuo Amore per sempre: «Oggi sarai con me nel Paradiso». Con questa fede viviamo ogni giorno, con il Signore Risorto attraversiamo le tempeste della nostra vita…
E tu, carissimo Matteo, sussurra al nostro cuore che sei ancora vivo, diì che la morte è stata vinta e fa’ che sulla tenebra del nostro lutto risplenda luminosa la speranza. Tu ci lasci in pianto per un momento, perché questa nostra vita è come un soffio, di’ che la fede ti ha salvato, che la sua speranza non t’ha deluso, di’ che il dolore è solo via per giungere al Signore, gioia pura. No, non sei morto fratello, vivi nel Signore che è la vita e vivi nei nostri cuori, prega e cammina per sempre con noi.
LETTURE.
Lam 3,17-26 «È bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore».
Salmo 22 (23) «Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla».
Lc 23,33.39-43 «Oggi sarai con me nel Paradiso».
Il giorno di Pasqua, in tutte le chiese del mondo, abbiamo pregato così: «Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello: il Signore della vita era morto, ma ora, vivo, trionfa!». Morte e vita: che grandi realtà Signore, quale grande mistero di amore hai preparato da sempre per i tuoi figli, che grande progetto per me, per Matteo e per tutti noi… troppo alto, Signore e noi non lo comprendiamo. Signore, Tu ci hai detto che le tue vie non sono le nostre vie, i tuoi progetti non sono i nostri progetti, Tu, Signore, hai progetti tanto grandi e noi non li comprendiamo. Ma Tu, Signore, hai messo nel nostro cuore la nostalgia di Te e del tuo Regno, hai scritto nelle pagine del nostro cuore l’idea di eternità e di vita nuova. Al tuo progetto non c’è nulla da aggiungere e nulla da togliere, ci fidiamo di Te…anche se ora facciamo tanta e tanta fatica.
Caro Matteo, mercoledì verso sera hai camminato un po’ e hai raggiunto un posto molto bello, da dove si ammira un panorama stupendo della nostra città. Io penso che tu eri contento di quello che i tuoi occhi hanno visto, eri una persona molto sensibile e sicuramente hai riflettuto su di te e sulla tua vita. Stavi facendo progetti anche per il futuro, volevi prenderti forse dei piccoli impegni da portare avanti giorno dopo giorno. La fragilità della nostra salute però ha prevalso: ti sei sentito male e non ce l’hai fatta, così improvvisamente e inaspettatamente. Noi non abbiamo risposte, anche se il nostro cuore le cerca ardentemente e il nostro dolore oggi è immenso.
Signore Gesù, guarda al nostro fratello Matteo, guarda alla sua grande bontà d’animo, guarda al suo amore e alla sua disponibilità per la famiglia, soprattutto ad aiutare la mamma e a servire il papà quando era ammalato. Guarda alla sua voglia di rialzarsi sempre e di ricominciare, guarda anche alla sua fede in Te e alla preghiera che ti innalzava dal profondo del suo cuore ogni giorno. Nel nostro cuore, ora, Signore, c’è come un mare in tempesta, un forte vento che ci sbatte di qua e di là e non sappiamo cosa fare. Siamo come gli Apostoli quel giorno sul Mare di Galilea. Il dolore per la perdita di Matteo ci sembra forse insormontabile. Ma ci sei Tu, Signore, che, come quel giorno, calmerai la burrasca del mare e le onde altissime che ora ci sommergono, ci sei Tu che ci donerai piano piano la serenità e la pace del cuore. Signore, come Tu ci hai detto, Matteo non è morto, è solo passato all’altra riva…dove ci sei Tu che lo aspetti con le braccia aperte e lo accogli in quel Regno dove non c’è più dolore e sofferenza, dove non ci sono più lacrime e disperazione, ma solo tanta luce e tanta vita e in quei pascoli verdeggianti ora sta parlando con il suo papà Franco. Ti preghiamo con tutte le nostre forze: nel dono della Pasqua, Tu trasformi le nostre notti e le nostre morti, le trasfiguri e dai fecondità ad ogni nostro desiderio di vita e di bene. Tu sei il Buon Pastore, accogli Matteo nel tuo Regno di Luce e di Vita e sussurra al suo cuore il tuo Amore per sempre: «Oggi sarai con me nel Paradiso». Con questa fede viviamo ogni giorno, con il Signore Risorto attraversiamo le tempeste della nostra vita…
E tu, carissimo Matteo, sussurra al nostro cuore che sei ancora vivo, diì che la morte è stata vinta e fa’ che sulla tenebra del nostro lutto risplenda luminosa la speranza. Tu ci lasci in pianto per un momento, perché questa nostra vita è come un soffio, di’ che la fede ti ha salvato, che la sua speranza non t’ha deluso, di’ che il dolore è solo via per giungere al Signore, gioia pura. No, non sei morto fratello, vivi nel Signore che è la vita e vivi nei nostri cuori, prega e cammina per sempre con noi.
LETTURE.
Lam 3,17-26 «È bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore».
Salmo 22 (23) «Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla».
Lc 23,33.39-43 «Oggi sarai con me nel Paradiso».