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Adoro te devote2«Adoro te devote, latens Deitas»
«Devoto io t'adoro, nascosta Deità»

Celebriamo la solennità del Corpus Domini, il Santissimo Corpo e Sangue di Gesù. È il mistero della sua presenza per sempre in mezzo a noi e della memoria Eucaristica. Come un santuario collocato sopra una ripida roccia, il Mistero Eucaristico attrae il nostro sguardo, ci seduce con la sua bellezza e, anche se rimane inaccessibile per noi, lo sentiamo come fonte e culmine della nostra vita e della nostra fede. La festa di oggi è un prezioso momento per riaffermare con le parole e con le opere la nostra fede in Gesù unico Salvatore, perché ha offerto la sua vita sulla croce e ci ha lasciato il segno più grande della sua presenza in mezzo a noi: l’Eucaristia, il Pane della Vita.
 
Parlare di un inno liturgico che ha avuto un successo popolare come «Adoro te devote» è facile e difficile allo stesso tempo. Facile in quanto si pensa che esso sia parte della tradizione cristiana, ma difficile in quanto proprio questa sua popolarità quasi lo sottrae ormai ai rigori dell’approccio storico, come se esso fosse ormai consegnato al popolo e alla sua fede nella SS. Eucaristia. Questo, come altri venerandi inni liturgici latini del passato, appartengono ai fedeli, che lo hanno cantato per secoli, lo hanno fatto proprio e quasi ricreato, non meno che all’autore che lo ha composto, spesso, del resto, rimasto anonimo. La tradizione attribuisce il canto a San Tommaso d’Aquino, ma questo non è certo. La tradizione lo attribuisce da sempre al grande santo, anche se manca l’evidenza storica di questo fatto.

Pentecoste2021Lo Spirito Santo è l'anima della Chiesa,
è il suo principio vitale.

Pentecoste: parola greca che significa cinquantesimo giorno e costituisce, nello stesso tempo, il secondo punto culminante del tempo pasquale. Se vogliamo fare un paragone, a Pasqua è sorto il sole divino, Cristo… a Pentecoste esso ha raggiunto il meriggio che riscalda e porta la vita. Un altro paragone: a Pasqua il giardino della Chiesa fa sfoggio di una magnifica fioritura formata dai cristiani appena battezzati o rinnovati nello Spirito. Ma a Pentecoste i fiori si sono trasformati in frutti che pendono dagli alberi carichi. Il giardiniere è il Salvatore Gesù Cristo che fa germogliare le giovani piante; il sole che porta i frutti a maturità è lo Spirito Santo.

MadonnaCanale5O Gloriosa Regina del mondo,
intercedi per noi presso il Signore.

 
Oggi la nostra riflessione punterà in alto verso il Cielo dove Maria è incoronata Regina. Celebrando con la liturgia il potere regale di Maria, debbo anzitutto dare alla mia celeste Regina l’omaggio della mente, considerandone le prerogative regali, onde rendere a Lei l’omaggio del cuore e della vita. O Gloriosa Regina del mondo, intercedi per noi presso il Signore. O Gesù, io credo con la Chiesa Cattolica, che tu non solo come Dio, ma anche come uomo sei Re di tutte le creature, sia per la tua unione con il Padre, sia per la vittoria conseguita nella redenzione contro le potenze del male e dell’inferno, sia per la esaltazione regale alla destra del Padre.  Anche la tua Madre partecipa, per tuo volere, a questa dignità. Ammaestrato dal Magistero della Chiesa, io credo che Maria è vera Regina, non solo per le sue doti di natura e di grazia; e neppure solo perché è la madre o la sposa del re si chiama regina, quantunque non eserciti alcun atto di governo. Maria invece è regina in senso proprio e stretto, in quanto è dotata di autorità e potere regale di dominio sul creato e sugli uomini. Maria però non è Regina per natura, ma per partecipazione.

MadonnaVisoRosarioÈ buona cosa portare sempre con sé
la corona benedetta del Santo Rosario.
 
A chi porta con sé la corona del Santo Rosario e, molto più, a chi lo recita, vengono accordate tre grazie: primo, una devozione verso Dio sempre crescente; secondo, la difesa dai nemici visibili e invisibili; terzo, si è presentati davanti a Dio dalla Beata Vergine Maria. Queste tre grazie sono menzionate esplicitamente nella preghiera dell’Ordine dei Predicatori per la benedizione delle corone del Santo Rosario. Nel testo si legge che il Sacerdote le benedice chiedendo a Dio di «infondere in esse una forza così grande dello Spirito Santo affinché chiunque le porta con sé, o le tenga devotamente in casa, e preghi con esse contemplando i divini misteri cresca sempre più in un salutare e perseverante trasporto o devozione; sia liberato sempre e dovunque nella vita presente da ogni nemico visibile e invisibile e meriti di essere presentato a Dio pieno di buone opere dalla stessa beatissima Vergine Maria, sua Madre». 
È buona cosa dunque portare sempre con sé la corona benedetta del Santo Rosario. È facile e quasi immediato passare dal trovarla nella propria tasca alla sua recita. Se portata con devozione e, soprattutto, se recitata, reca a noi la protezione di Maria da ogni avversità.

Autobus ATV

Giorni Feriali
Linea 70 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 11-12-13-51 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi
Giorni Festivi
Linea 94 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 90-92-98 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi