Sacro Cuore di Gesù 25 Giugno 2017

Sacro CuoreAl centro del nostro cuore c’è Gesù Cristo. Al centro del mistero del mondo c’è Gesù Cristo. Al centro del mistero di Gesù c’è la sua morte che si schiude nella risurrezione. Al centro del mistero della sua morte c’è il suo amore, il suo cuore. Possiamo dire che la celebrazione di oggi della festa del Cuore di Cristo conduce all’essenza del cristianesimo: la persona di Gesù, Figlio di Dio e Salvatore del mondo, svelato fin nel mistero più intimo del suo essere, fino alle profondità da cui scaturiscono tutte le sue parole e le sue azioni: il suo amore fino alla morte.

Per la gran parte delle culture e delle civiltà, il cuore è stato ed è tuttora il centro vivo della persona, il luogo dell’unità, dove nell’intimità della persona si fondano la complessità, la molteplicità delle facoltà, delle energie, delle esperienze.

Il cuore è simbolo della profondità e dell’autenticità dei sentimenti e delle parole e della loro sorgente profonda: l’amore. Gesù, uomo perfetto, ha amato come nessun altro uomo. Alla sua scuola noi impariamo ad amare. Il suo cuore ha veramente provato sentimenti di gioia e ammirazione davanti allo splendore della natura, al candore dei bimbi, allo sguardo d’un giovane rimasto puro; sentimenti di misericordia verso tutti: peccatori, malati, vedove in pianto, folle erranti ed affamate; sentimenti di amicizia verso gli apostoli, i discepoli, Lazzaro, Marta e Maria; sentimenti di pietà per Gerusalemme che lo rifiuta e per Giuda che lo tradisce; d’indignazione contro i venditori del tempio e contro i suoi nemici, che volendolo perdere, rovinano se stessi e il popolo; sentimenti di paura di fronte al mistero della morte e del male che sembra trionfare.

 Ma la rivelazione più decisiva del cuore di Gesù è che l’amore non è totale se non passa attraverso la morte; non diviene portatore di vita se non accetta di attraversare la morte. Può trattarsi, talora, anche di morte fisica, ma in ogni caso si tratta della morte a se stesso, della rinuncia, del distacco, della perdita. Da quando la sofferenza è stata assunta per amore da Cristo, è diventata portatrice di vita e di salvezza. Al centro del mistero redentore non sta tanto l’azione dell’uomo-Dio, quanto la sua passione. Il mistero del cuore di Gesù è il mistero di un uomo trafitto. Fin dall’inizio, Dio si è fatto conoscere come colui che ama, che sceglie liberamente e si lega con fedeltà agli uomini cfr. Prima Lettura. «Il Signore è buono e grande nell’amore» canta Israele nel Salmo Responsoriale. Ma è soltanto in Cristo che Dio si manifesta pienamente «Amore» che dona il Figlio per la salvezza degli uomini Seconda Lettura. Gesù stesso, esaltando la bontà del Padre che si rivela nel Figlio, afferma di voler confortare gli affaticati e gli oppressi, di essere « mite e umile di cuore» Vangelo.

Vari documenti della Chiesa insistono sullo scopo di questa devozione: riportare la vita cristiana all’essenziale, centrare la nostra vita e la nostra fede nel nucleo essenziale. Il cristianesimo è dall’inizio alla fine un mistero di amore. Essere cristiano che cosa significa se non «credere all’amore di Dio per noi» e consentire a questo amore di espandersi e di suscitare una risposta d’amore? cfr. 1Gv 4,16-19. Il cuore è la realtà intima che evoca il mistero che resiste a tutte le analisi, che è la legge silenziosa più potente di ogni organizzazione e utilizzazione tecnica dell’uomo. Cuore indica il luogo dove il mistero dell’uomo trascende nel mistero di Dio; là la vuota infinitudine che egli sperimenta dentro di sé grida e invoca la infinita pienezza di Dio. Dire cuore significa dire amore, l’amore inafferrabile e disinteressato, l’amore che vince nell’inutilità, che trionfa nella debolezza che ucciso dà la vita, l’amore che è Dio. Con questa parola si proclama che Dio e là dove si prega: “Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Con la parola cuore si nomina qualcosa che è tutto in tutto, al punto che si possono contare i suoi battiti e non è più necessario andare avanti dal momento che si è trovato Dio. Dio che vive nel mio cuore e nella mia vita, Dio che vive nel segno del pane e del vino che tra poco diventeranno il suo Corpo e il suo Sangue, Dio che sarà presente qui per la nostra lode e la nostra adorazione…

Sacro Cuore di Gesù, noi ti amiamo,
Sacro Cuore di Gesù, confidiamo solo in te.

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