Preghiera e Liturgia

Ascensione e conclusione del Mese di Maggio 2022

MadonnaCanale5O Gloriosa Regina del mondo,
intercedi per noi presso il Signore.

 
Oggi la nostra riflessione punterà in alto verso il Cielo dove Maria è incoronata Regina. Celebrando con la liturgia il potere regale di Maria, debbo anzitutto dare alla mia celeste Regina l’omaggio della mente, considerandone le prerogative regali, onde rendere a Lei l’omaggio del cuore e della vita. O Gloriosa Regina del mondo, intercedi per noi presso il Signore. O Gesù, io credo con la Chiesa Cattolica, che tu non solo come Dio, ma anche come uomo sei Re di tutte le creature, sia per la tua unione con il Padre, sia per la vittoria conseguita nella redenzione contro le potenze del male e dell’inferno, sia per la esaltazione regale alla destra del Padre.  Anche la tua Madre partecipa, per tuo volere, a questa dignità. Ammaestrato dal Magistero della Chiesa, io credo che Maria è vera Regina, non solo per le sue doti di natura e di grazia; e neppure solo perché è la madre o la sposa del re si chiama regina, quantunque non eserciti alcun atto di governo. Maria invece è regina in senso proprio e stretto, in quanto è dotata di autorità e potere regale di dominio sul creato e sugli uomini. Maria però non è Regina per natura, ma per partecipazione.

Solo Dio è Re assoluto e Signore di tutte le creature, in forza della sua natura divina. Ogni altro non può essere re e padrone dei suoi simili o di tutto l’universo, se non per partecipazione dei poteri divini e per investitura divina: non c’è infatti autorità e potere se non da Dio cfr. Rom. 13,1. Maria inoltre è Regina in modo subordinato a Gesù Cristo, che dal Padre è stato costituito Re dell’universo, e a cui tutte le creature sono soggette cfr. Fil. 2, 8-9. Quindi anche la Vergine è perfettamente soggetta a Cristo Re e al suo Potere sovrano.
O Regina dei cuori e del mondo, io riconosco con la Chiesa i tuoi diritti regali su tutto l’universo e ti prego col Pontefice che ha proclamato la tua Regalità ed ha istituito questa festa: «Regna, o Madre e Signora, mostrandoci il cammino della santità, dirigendoci ed assistendoci, affinché non ce ne allontaniamo giammai... Regna sopra l’intero genere umano, soprattutto aprendo i sentieri della fede a quanti ancora non conoscono il tuo Figlio».
O Maria, regna in me: nei miei pensieri, nelle mie parole, nelle mie attività di ogni giorno. Perciò mi impegno di consacrarmi a Te. Ti offrirò le mie azioni e le compirò sotto il tuo sguardo materno, invocando il tuo aiuto nelle difficoltà e nei pericoli.
 
Maria è Regina perché è Madre di Gesù, Re dei Re.
Maria è Regina, insegna Pio XII, «perché Madre del Re divino, di Colui al quale il Signore Iddio fin dal seno materno diede il trono di David e la regalità eterna nella casa di Giacobbe cfr Lc 1,32 ss, di Colui che affermò di aver avuto ogni potere in cielo e in terra cfr Mt 28,18; Egli, il Figlio di Dio, riflette sulla Madre celeste la gloria e la maestà, l’impero della sua regalità». «Maria è pure misteriosamente unita con la SS. Trinità, con Colui che solo è per essenza Maestà infinita, Re dei Re e Signore dei Signori, quale Figlia primogenita del Padre, Madre tenerissima del Verbo, Sposa prediletta dello Spirito Santo».

Maria è Regina perché è corredentrice.
Gesù non è solo Re dell’universo come figlio naturale di Dio, ma è in modo speciale Re degli uomini anche perché, a prezzo del suo Sangue Redentore, li strappò dalla potestà e dal regno del demonio e li trasferì sotto il suo potere e nel suo Regno. La Vergine ebbe parte nella redenzione e nella vittoria di Gesù Cristo, unendosi, per volere divino, alle umiliazioni, alle fatiche e alla passione redentrice del Figlio. Perciò deve, partecipare alla dignità regale di Cristo Re.

Maria è Regina per esaltazione Divina.
Come ai misteri dolorosi di Gesù è seguita la sua esaltazione alla regalità universale da parte del Padre cfr. Fil. 2,8-9, così alla compassione corredentrice di Maria ed alla sua partecipazione all’obbedienza ed alle umiliazioni del Figlio, è seguita l’esaltazione gloriosa, per cui «fu preservata dalla corruzione del sepolcro e, vinta la morte come il Suo Figlio, fu innalzata in anima e corpo alla gloria del cielo, dove risplende Regina alla destra del Figlio suo, Re immortale dei secoli» Bolla Munificentissimus Deus. «Questa tua regalità vogliamo perciò esaltare con legittimo orgoglio di figli,  riconoscerla come dovuta alla somma eccellenza di tutto il tuo essere, o dolcissima e vera Madre di Colui, che è Re per diritto proprio, per eredità e per conquista... Regna sulla Chiesa, che professa e festeggia il tuo soave dominio e a te ricorre come a sicuro rifugio in mezzo alle calamità dei nostri tempi... Regna sulle intelligenze, affinché cerchino soltanto il vero; sulle volontà, affinché seguano solamente il bene; sui cuori, affinché amino unicamente ciò che tu stesa ami» Pio XII. La liturgia romana, come pure le altre liturgie, proclama Maria Regina e Signora; io pure con tutto il cuore canto con la Santa Chiesa: «Salve, o Regina; Ave, o Regina dei Cieli, Ave Sovrana degli Angeli, rallegrati, o Regina dei Cieli...; gloriosa Regina del mondo, intercedi per noi presso il Signore!».
 
Maria è Regina perchè partecipa ai poteri regali del Figlio.
Maria, sia durante la sua esistenza terrena, sia soprattutto dalla sua sede celeste, partecipa ai poteri regali del Figlio, onde dirigere l’umanità alla felicità eterna, mediante la pratica della vita cristiana e l’osservanza della legge evangelica. Gesù fu Maestro della dottrina evangelica, che è via alla salvezza eterna e modello sublime di ogni virtù. Dalla sua sede celeste Egli continua l’esercizio di tale potere, illuminando coi suoi doni di luce i Pastori e i fedeli, nella legge evangelica e della dottrina rivelata. E Maria partecipa a tale potere, durante la sua vita terrena, quale custode della parola di Gesù, cfr. Lc 2, 19-51 Maestra degli Apostoli ed Evangelisti circa i misteri della vita nascosta del Redentore, e come modello perfetto di vita; e dalla sede celeste quale Mediatrice della fede e della scienza della dottrina e della legge cristiana.
Gesù esercita il potere regale, distruggendo il peccato, con i mezzi della grazie, che dalla sede celeste continuamente diffonde, quale Sommo Sacerdote, Mediatore e Capo del Corpo mistico, onde rendere loro possibile l’osservanza costante della sua legge di amore, poiché senza di Lui non si può far nulla nel piano soprannaturale cfr. Gv 15,5. E Maria partecipa a tale potere, associandosi a Gesù nella distruzione del peccato e quale Mediatrice universale, con la sua intercessione materna in ordine a tutti i doni di grazia e di vita, che fluiscono da Cristo Capo. Cristo Re esercita pure il sovrano e inappellabile potere, nel giudizio particolare, che sarà coronato dal giudizio universale cfr Mt 24. Maria Regina non partecipa direttamente a questo potere, ma solo indirettamente, disponendo i suoi figli ad un giudizio favorevole, mediante la vita santa, a cui li guida. Anche per tale partecipazione ai poteri regali di Gesù, devi quindi, o Vergine, esser salutata Regina di un Regno «vasto come quello del Figlio divino, perché nulla al tuo dominio è sottratto» Pio XII.
«Ottienici dunque, che quanti in tutte le parti del mondo ti acclamiamo e riconosciamo Regina e Signora, possiamo un giorno nel cielo fruire della pienezza del tuo Regno nella visione del tuo Figlio, il quale col Padre e con lo Spirito Santo vive e regna nei secoli dei secoli» Pio XII.
 
Dal punto di vista umano è difficile attribuire alla Vergine un ruolo di dominio e regalità, lei che si è proclamata serva del Signore. Per gli Atti degli Apostoli Maria dopo l’Ascensione si trova in mezzo agli Undici raccolta con essi in preghiera; ma non è lei che impartisce ordini, bensì Pietro. E tuttavia proprio in quella circostanza ella costituisce l’anello di congiunzione che tiene uniti al Risorto quegli uomini non ancora irrobustiti dai doni dello Spirito Santo. Maria è Regina perché è Madre di Cristo, il Re, e distribuisce regalmente e maternamente quanto ha ricevuto dal Re poiché lo stesso Cristo ha disposto che ogni grazia passi per le sue mani di Regina. Per questo la Chiesa invita i fedeli a invocarla non solo col dolce nome di Madre, ma anche con quello ossequioso di Regina.

Sia lodato Gesù Cristo.

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