Preghiera e Liturgia

B.V.M. del Monte Carmelo 16 Luglio

MadonnaCarmelo«Stella Polare, la Stella Maris» del popolo cristiano.

Il 16 luglio ricorre una festa importante nella Tradizione della Chiesa: la Madonna del Monte Carmelo, una delle devozioni più antiche e più amate dalla cristianità, legata alla storia e ai valori spirituali dell’Ordine dei Padri Carmelitani, che non hanno mai riconosciuto a nessuno il titolo di fondatore, rimanendo fedeli al modello che vedeva nel profeta Elia uno dei padri della vita monastica.
 Il Monte Carmelo è una catena montuosa, che si trova nell’Alta Galilea e si estende dal golfo di Haifa fino alla pianura di Esdrelon, richiamato più volte nella Sacra Scrittura per la sua vegetazione, bellezza e fecondità. Il culto mariano affonda le sue radici proprio qui, perché Elia ebbe la visione della venuta della Vergine, che si alzava come una piccola nube dalla terra verso il monte, portando una provvidenziale pioggia e salvando Israele dalla siccità. La tradizione racconta che sul Carmelo - Karmel = giardino -paradiso di Dio - si ritiravano degli eremiti, vicino alla fontana del profeta Elia e verso il 93 un gruppo di essi che si chiamarono poi «Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo», costruirono una cappella. Si iniziò così un culto verso Maria, il più bel fiore di quel giardino di Dio, che divenne la «Stella Polare, la Stella Maris» del popolo cristiano, diffondendo il culto di Colei che: «le è stata data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron» Is 35,2.

Il Carmelo è un monte che in Palestina si protende sul Mare Mediterraneo, formando un ripido promontorio. È, o almeno era un tempo, ricco di verde e di vegetazione, da cui il nome di «giardino» o «frutteto». Nell’Antico Testamento si legge l’episodio del Profeta Elia il quale, pregando sul Monte Carmelo durante una disastrosa siccità che aveva colpito la terra di Israele, vide in cielo formarsi una nuvoletta, che rapidamente si allargò e presto coprì la volta celeste, sciogliendosi in una lunga pioggia ristoratrice, grazie alla quale la terra riarsa ritrovò fertilità e abbondanza. La nuvola avvistata dal Profeta Elia e la pioggia miracolosamente caduta dal cielo viene considerata una delle molte figure profetiche di Maria, fonte di ogni grazia e di santità sull’arsura del male.

Lo stesso Elia, secondo la tradizione, avrebbe istituito sul Carmelo un Ordine di solitari che onorarono nella penitenza e nella preghiera la Vergine non ancora nata, destinata ad essere madre del Messia. Per tracciare la storia dell’Ordine Carmelitano, occorrerebbe rievocare la veneranda figura di San Simone, denominato Stock perché, fuggito dodicenne dalla casa paterna, si rifugiò come eremita nel tronco cavo di una grande quercia. Nato nel Kent, in Inghilterra, nel 1185, Simone Stock divenne Superiore generale dell’Ordine dei Carmelitani. Fu in questa alta carica che egli ottenne, dal Papa, l’approvazione definitiva della Regola carmelitana, già da tempo codificata da San Broccardo e dal Beato Alberto.
Ma ancora più importante, nella storia dell’Ordine religioso del Carmelo fu la visione di San Simone Stock, al quale nel corso dell’anno 1251, apparve la Madonna in veste di Nostra Signora del Carmelo, consegnando al vecchio penitente e Superiore generale il prodigioso scapolare che - ella annunziò - avrebbe liberato dalle pene dell’Inferno tutti coloro che lo avessero indossato. All’eco di questa apparizione e alla diffusione dello scapolare del Carmelo, è legata la grande fioritura dell’Ordine Carmelitano tra il XIII e il XIV secolo. Quando, nel 1226, la nuova Regola monastica fu approvata dal Papa Onorio III, i Carmelitani istituirono la festa della Madonna del Monte Carmelo, per festeggiare il riconoscimento della loro Regola e al tempo stesso per ricordare l’antichissima origine della spiritualità carmelitana.

I primi eremiti del Carmelo che in mezzo alle loro celle costruirono un oratorio dedicato a Santa Maria, onoravano la Madre di Dio come modello perfetto della loro vita contemplativa e apostolica. Da allora la Beata Vergine del Monte Carmelo fu considerata segno luminoso di comunione intima con Dio, di penetrazione amorosa dei misteri divini. Ciò è in piena sintonia col Vangelo che tanto spesso la presenta in preghiera. All’annuncio dell'Angelo, nella visita a Elisabetta, alla nascita di Gesù, nel tempio quando offre il Figlio e lo ritrova fra i dottori della legge, alle nozze di Cana come ai piedi della croce o nel cenacolo, Maria appare sempre in preghiera. È in ascolto della parola di Dio o canta le sue Lodi, medita «collegandole nel suo cuore» Lc 2,19 tutte le cose che vedeva e udiva di Gesù, oppure segnala a lui con discrezione delicata le necessità altrui, o ancora invoca sulla Chiesa nascente lo Spirito Santo.
Il suo atteggiamento orante rappresenta al vivo l’ideale del Carmelo che, seguendo le orme di lei, pone la preghiera al centro della propria vita come mezzo essenziale di unione con Dio e di apostolato fecondo. Per questo motivo il Carmelo è tutto pieno di Maria e rivolto costantemente a lei come Madre, modello, guida della vita di preghiera. Ma l’aspetto della preghiera della Madonna particolarmente considerato e amato dal Carmelo è quello da lei assunto ai piedi della croce quando Gesù la proclama madre degli uomini dicendo a Giovanni e in lui ad ogni credente: «Ecco tua madre» Gv 19,27. In quel momento la preghiera di Maria raggiunge il vertice dell’offerta sacrificale: offre al Padre il Figlio amato per la salvezza dei nuovi figli; e nell’offerta del Figlio è inclusa quella di lei intimamente unita alla sua passione. Rivivere la preghiera di Maria significa accompagnare la propria col sacrificio, fino a trasformarla in oblazione di se stessi unita a quella della Madre e del suo Figlio. È questa la preghiera che, come quella di Maria, attira lo Spirito Santo sulla Chiesa, ottiene grazia e salvezza per tutta l’umanità e da’ gloria a Dio.

L’Ordine del Carmelo, vide, in quei tempi una vastissima diffusione in tutti i paesi cristiani, accompagnando la diffusione dell’Ordine francescano e di quello domenicano. Non mancò città che non avesse la sua chiesa dedicata a Maria, fiore del Carmelo, e il suo convento di Carmelitani, continuatori di una millenaria tradizione di pietà mariana. Nella festa della Madonna del Carmelo si ritrova così un ideale punto di incontro tra i millenni dell’Antica alleanza e i secoli della Redenzione. E non è senza un profondo significato che tale punto di incontro avvenga nella figura e nell’amore di Maria, fonte di ogni salvezza, pioggia di ogni grazia, fiore del Carmelo.

Sia lodato Gesù Cristo.


Colloquio Spirituale.
(Sequenza della Festa della B:V:M: del Monte Carmelo).

Fior del Carmelo, vite fiorente;
luce del cielo, sei tu soltanto,
Vergine Madre.

O Madre mite e intemerata,
ai figli tuoi sii propizia,
Stella del mare.

Ceppo di Jesse che doni il Fiore,
a noi concedi di rimanere
con te per sempre.

Giglio sbocciato tra acute spine
conserva puri i nostri cuori
e dona aiuto.

Forte armatura,
là dove infuria la dura lotta:
offri a difesa lo Scapolare.

Per noi incerti tu sei la guida;
a noi provati concedi ognora
consolazioni.

O dolce Madre, Signora nostra:
colma del gaudio di cui sei piena
i figli tuoi.

O chiave e porta del Paradiso,
fa' che giungiamo dove di gloria
sei coronata.
Amen.

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