Corpus Domini 29 Maggio 2016

Infiorata 2016"L'uomo è un essere che si abitua alle cose straordinarie. L'uomo si abitua; anche a riguardo di realtà che eccedono la sua capacità di comprensione, egli le considera spesso normali, senza più attribuire la ricchezza di significato interiore loro proprio. Così avviene sovente a noi per l'Eucaristia" Paolo VI, Omelia per la solennità del Corpo e Sangue di Cristo, 12 giugno 1977 . Che siano ancora attuali queste parole di Paolo VI pronunciate quasi 40 anni fa? La meraviglia è la prima forma di accoglienza del mistero… Prima ancora di capire cosa significa, come opera, perché Gesù l'ha istituita, cosa produce l'Eucaristia… prima di viverla in tutte le sue implicazioni, bisogna ogni volta sorprendersi! Bisogna meravigliarsi di ricevere la persona stessa di Cristo, il suo Corpo e il suo Sangue.

Bisogna meravigliarsi di celebrare il memoriale, cioè di essere contemporanei di quegli eventi! Questa meraviglia, questo sorprendersi è il senso e il legame delle letture di oggi e della bellissima sequenza - Lauda Sion - scritta da San Tommaso d'Aquino. Noi oggi forse crediamo a Gesù presente nell'Eucaristia, ma forse non siamo più capaci di meravigliarci come invece vediamo fare ai bambini che ricevono per la prima volta la Comunione. Ci siamo talmente "abituati" alle cose grandi, che esse ci dicono poco e, forse anche per questo motivo, non incidono in modo rilevante e vero nella nostra vita. Ecco il senso di questa Festa del Corpus Domini, ma anche di ogni Eucaristia: inginocchiarci qui, davanti al nostro Dio, il Dio della mia vita e della mia storia, pregarlo con il cuore, lodarlo, ringraziarlo per tutto quello che mi dona ogni giorno. 

Proviamo a sentire risuonare in noi una testimonianza forte e profonda, di persone come noi, che sono vissute intorno al quarto secolo dopo Cristo: i martiri della città di Abitene. Davanti al procuratore romano che li interrogava sul perché avessero disubbidito al suo ordine di non celebrare la Domenica, il giorno del Signore… loro rispondono con forza e con coraggio: “Noi non possiamo vivere senza celebrare il Giorno del Signore, noi non possiamo vivere senza l’Eucaristia… perché l’Eucaristia è la nostra vita!”.

Ecce panis angelorum...
Ecco il pane degli angeli...

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