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AnimePurgatorio«Signore, non ho proprio nessuno...
Ricordati di me, tu mi puoi aiutare!».


Ora che la campagna è spoglia, che i cieli si fanno grigi, per le nebbie che le foglie cadono, la Santa Chiesa con un fine intuito educativo ci richiama al pensiero della morte, al pensiero dei nostri cari morti. La nostra vita sulla terra è rapida come una stagione, poi vengono le nebbie della vecchiezza, il vento autunnale e triste della fine e ci spoglia d'ogni terrestre illusione. «Debemur morti nos nostraque»; e noi e le nostre cose siamo destinati a morire. Quanti tra quelli stessi che conoscemmo ed amammo già sono morti. Compagni di scuola, compagni d'allegria, compagni d'armi, compagni di lavoro, sono già stati innanzi tempo presi dalla morte e condotti nell'eternità. Nella nostra stessa casa forse c'è più d'un vuoto: care persone sparite da anni , o solo da mesi, comunque sparite dalla nostra vista.
Oggi si aprono i cancelli e noi pellegriniamo in folla su quella terra che nasconde la loro salma. Portiamo fiori e lumi, ed è questo un atto molto gentile. Ma quei fiori e quei lumi sono uno sterile simbolo se non vi aggiungiamo preghiere, elemosine, suffragi d'opera buone.

CommemorazioneDefunti2014L'essenziale: vita e morte.
«Vita mutatur, non tollitur».


Celebrare la festa dei Santi e l’Ottavario ed il mese dei morti in cimitero è vivere intensamente la nostra appartenenza al Corpo Mistico di Cristo. In questa festa, tutti i Santi, conosciuti e sconosciuti, ci insegnano come si fanno a superare le difficoltà, come si fa a purificare l’anima, come si fa ad ascendere trionfalmente verso Dio! Questa strada infiorata dai loro esempi, aperta a tutti, possibile a tutti con la Grazia del Signore, resta così chiara , ma se non guardiamo ai Santi la strada non si vede ! È una festa che ci ammonisce a non chiudere gli occhi! Siri, 1986.

Tutti i Santi1«Te loda il coro glorioso degli Apostoli…
Te i Santi tutti e gli eletti con voce unanime celebrano».


ll pensiero di onorare i Santi tutti insieme in un’unica festa risale al IV secolo e ci viene dall’Oriente; allora la festa si celebrava solo in onore dei Santi Martiri nella prima domenica dopo Pentecoste, data che si conserva anche oggi presso i Greci. In Siria si celebrava la festa il venerdì dopo Pasqua – nel Messale Romano si trova ancora la stazione di «Santa Maria ad Martyres» nel venerdì dopo Pasqua.

Reliquia alta risoluzione«Tesoro prezioso, incomparabile
sono le stille del Sangue di Cristo».


La Festa del Preziosissimo Sangue di Gesù ci rimanda al grande mistero della Redenzione e della nostra salvezza. Ecco perché in questi giorni onoriamo la Reliquia del Preziosissimo Sangue giunta fino a noi da Gerusalemme. 

La reliquia fu prelevata a Costantinopoli dal Doge Enrico Dandolo nel 1204, con altre reliquie della Passione del Signore che S. Elena aveva lasciato al figlio Costantino, e portata a Venezia. Il Vescovo di Verona, Andrea Avogadro, nel 1790 ottenne parte della preziosa reliquia, che ora si conserva nella nostra Chiesa. Ne riconobbero l’autenticità il Vescovo Benedetto da Riccabona nel 1856 e il Cardinale Luigi di Canossa nel 1881. Ed è stato proprio nell’anno 1881 che i Frati Minori, presenti qui per più di 150 anni fino al 2006, hanno avuto la felice intuizione di unire la preghiera al Preziosissimo Sangue con quella per i Defunti e di dare vita alla Pia Unione del Preziosissimo Sangue e del Perpetuo Suffragio.

In questi giorni vogliamo poi mettere sotto la protezione di questa Santa Reliquia il tempo di sofferenza, ma anche di speranza, che stiamo vivendo come persone e famiglie.

Questa festa non appartiene alla liturgia strettamente classica, poiché è frutto di riflessione e di meditazione.

Autobus ATV

Giorni Feriali
Linea 70 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 11-12-13-51 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi
Giorni Festivi
Linea 94 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 90-92-98 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi