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CristoRe2018«Non voglio combattere, né vivere, né morire,
se non per Voi e per la Vostra Chiesa.
Madre Santa di Guadalupe, concedetemi
che il mio ultimo grido sulla terra
ed il mio cantico nel Cielo sia: Viva Cristo Re!».

Trentaquattresima puntata. Che cosa accadrà? Quali colpi di scena ci rivelerà l'ultimo Vangelo di questo anno in compagnia di Luca?

AnimePurgatorio«Anime Sante, anime purganti,
pregate per noi, e noi pregheremo per voi,
perché il Signore vi doni presto
la gioia del Santo Paradiso».


Il Purgatorio è una verità della dottrina cristiana. Io non lo auguro né a me stesso, né a voi… ma credo che tutti forse dovremmo fare questa esperienza, perché è il nostro destino. Dante Alighieri, il sommo poeta, dice così: «Canterò di quel secondo regno dove l'umano spirito si purga e di salir al cielo diventa degno». Il Purgatorio è un luogo, una condizione in cui le anime ricevono la purificazione dalle macchie e dalle pene rimaste in loro al momento della morte. Le macchie da cui le anime vengono purificate sono di tre categorie, di tre specie: i peccati veniali, che non sono ancora stati rimessi in confessione; le abitudini cattive che abbiamo preso nella nostra vita, e la pena temporale dovuta ai peccati mortali rimessi. Dobbiamo ora fare una piccola digressione sulla «Indulgenza Plenaria o Indulgenza parziale». Sappiamo che le indulgenze sono tesori straordinari che Dio affida alla sua Chiesa. 

DonBosio1«Il celebrante del Sacerdozio di Cristo nella Liturgia».
Funerale di Mons. Luigi Bosio Cattedrale di Verona gennaio 1994.


Vorrei che nell’oggi della storia, del quale non possiamo spostare indietro le lancette dell’orologio del tempo, ci fermassimo ancora davanti alla realtà della morte ravvivando in noi il dolore per i nostri Defunti, per le persone che ci sono state vicine, ci hanno fatto del bene. Preghiamo oggi nel nostro cuore per chi ha impiantato la fede nella nostra Chiesa di Verona: penso specialmente ai Vescovi, Sacerdoti, Diaconi che nel tempo hanno trasmesso il testimone della fede in questa nostra Chiesa diocesana ma penso anche alle religiose defunte e a tutte le persone che in qualche modo ci hanno donato la fede. I Pastori, che ricordiamo al Signore e che affidiamo ancora una volta alla Misericordia di Dio, pur con le loro fragilità, hanno speso la vita per trasmettere lungo i 2000 anni di storia della Chiesa, la verità. 
Noi siamo loro grati e li presentiamo al Signore che li ama con fedeltà. Ecco l’omelia pronunciata in Cattedrale da Mons. Alberto Piazzi in occasione del funerale di Mons. Luigi Bosio, Sacerdote e Parroco di Verona, mancato il 27 gennaio 1994 a 85 anni.

CommDefuntiMessa da morto?
«Requiem aeternam dona eis, Domine».


In questo giorno della Commemorazione dei Fedeli Defunti, la nostra riflessione ci farà andare molto indietro nel tempo, nella storia della Chiesa e della Liturgia, Vorrei recuperare alcuni simboli molto antichi, usati per secoli nella Chiesa Cattolica. La Messa per i Defunti ha cambiato radicalmente tono negli ultimi 50 anni, cioè dopo la riforma liturgica voluta dal Concilio Vaticano II. Prima si chiamava «Messa da morto», ora invece si chiama «Messa esequiale». Questa parola deriva dalla lingua latina «exequialis» che significa sempre rito funebre. Certo che dire «Messa da morto», mi fa vedere subito la cosa; e dire invece «Messa esequiale» non me la fa vedere, ci devo pensare su un momento. La morte è una cosa tremendamente seria, la più seria di tutte le cose che possono capitare all’uomo; perché l’uomo che fa quel passaggio ha finito di essere uomo sulla terra, e questa è una perdita, su cui non si piangerà mai abbastanza. Credo che la vecchia Messa da morto faceva sentire quel dramma tremendo.

I paramenti neri:
«con ricami argentati e dorati... segno della vita».

I canti:
«Requiem aeternam... Dies irae, dies illa...Libera me Domine...».

Il catafalco:
«Absolutio super tumulum - Assoluzione sopra il tumulo».

Autobus ATV

Giorni Feriali
Linea 70 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 11-12-13-51 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi
Giorni Festivi
Linea 94 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 90-92-98 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi