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SSNomeGesSia lodato Gesù Cristo.
«Sia benedetto il nome del Signore» Sal 113 (112).

Il nome di Gesù! Raramente accade che questo nome, pronunziato anche innanzi a infedeli o increduli, non imponga rispetto e non chiami tenerezza. Persino i bestemmiatori, quando vogliono (pare incredibile!) offendere Gesù, scelgono non questo suo nome, ma il titolo di Cristo: almeno di preferenza. Persino gli apostati, che vogliono credere e far credere d'aver abbandonato Gesù per «motivi scientifici», non osano nominarlo col suo nome di Gesù, ma lo chiamano il Cristo.

MadrediDio«Ti benedica il Signore e ti custodisca, 
faccia risplendere per te il suo volto».


Oggi inizia il nuovo anno civile e il Libro dei Numeri ci dona la benedizione del Signore con quelle bellissime parole: «Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace». La Chiesa ha posto nel primo giorno dell’anno la Festa di Maria SS. Madre di Dio… per mettere il nuovo anno sotto la protezione del manto di Maria. Ogni anno, il 1 gennaio, si celebra la Giornata della Pace. E da secoli la Chiesa intona il 1 gennaio l’inno del Veni Creator Spiritus, perché lo Spirito Santo guidi le nostre azioni nel nuovo anno con la sua forza e la sua potenza.

Veni Creator Spiritus1«Il Veni Creator non si è consunto con l'uso,
ma si è arricchito sempre di più».


Il poeta latino Ovidio attesta che nell'antica Roma si era soliti scambiarsi, nel primo giorno dell'anno, un vasetto di miele con datteri e fichi secchi avvolti in foglie di alloro. Era un dono simbolico per augurare un dolce e fruttuoso anno nuovo: la Comunità Cristiana, oggi innalza al Dio della Vita e della Storia il canto solenne del Veni Creator Spiritus, per invocare sull’anno civile che inizia, la forza dello Spirito Santo.

Te Deum1«Te Deum laudamus, Te Dominum confitemur».
«T
e hominem laudamus».

Nell’ultimo giorno di quell’anno il Buon Dio era in Cielo e guardava in giù, in una piccola chiesa dove la gente si accingeva a cantare il «Te Deum» di ringraziamento. La chiesa non aveva più campanile né campane e il vecchio parroco aveva dovuto tappare alla meglio i grossi buchi delle mura e del tetto, perchè i fedeli, nei giorni di pioggia e di neve non si bagnassero troppo.

Autobus ATV

Giorni Feriali
Linea 70 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 11-12-13-51 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi
Giorni Festivi
Linea 94 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 90-92-98 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi