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Disceseagliinferi1«Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti,
e Cristo ti illuminerà.


La discesa di Gesù agli inferi è una delle affermazioni del «Credo» meno comprese dai cristiani, le cui convinzioni riguardanti l’aldilà sono spesso avvolte da una fitta nebbia. Si tratta però di una verità ricca di insegnamenti di fede, che ci mostra l’importanza e l’efficacia dell’opera di redenzione compiuta dal Figlio di Dio. Inoltre ci richiama a quella realtà della condizione umana dopo la morte, che non è certo meno importante di quella che, nell’arco di un tempo fugace, trascorriamo qui sulla terra. Le frequenti affermazioni del Nuovo Testamento, secondo le quali «Gesù è risuscitato dai morti», suppongono che Egli, subito dopo la sua morte e prima della sua Risurrezione, abbia soggiornato nella dimora dei morti. È un lasso di tempo che ha un valore al quale la Scrittura fa riferimento quando afferma che Gesù è risuscitato «il terzo giorno». Sarebbe un errore non tenere in considerazione quanto il Redentore ha compiuto in questo breve periodo, durante il quale sulla terra la sua opera pareva stroncata e i suoi seguaci erano dispersi.

CroceSole«Il Cristo va verso la morte
con sovrana libertà e con decisa volontà
» P. Livio Fanzaga.

La morte in croce realizza quindi il piano divino di salvezza. Salvezza da che cosa? Non si può comprendere il mistero Pasquale della morte e della Risurrezione di Gesù Cristo se non alla luce dell’intera storia dell’umanità, a incominciare dalla catastrofe delle origini. Nessuna religione ha messo in luce la condizione di perdizione in cui si trova il genere umano come lo ha fatto il cristianesimo.

GesPilatoChi crede si salva, chi non crede si perde.
«Tu, che sei uomo, ti fai Dio» Gv 10,33.


Nel Simbolo apostolico troviamo una successione incalzante di verbi storici per descrivere l’evento culminante e decisivo dell’esperienza storica di Gesù: fu concepito, nacque, patì, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte, salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Il catecumeno che riceve nella tradizione questo Simbolo della fede riconosce nella passione di Cristo il centro della fede, l’evento decisivo della salvezza. È importante che venga nominato Ponzio Pilato, non per altro motivo che per la datazione e la localizzazione. Non «patì» genericamente, ma «patì sotto Ponzio Pilato»...

Nacque da Maria Vergine«Dio dà tutta l’eternità ha scelto Maria,
perché fosse la Madre del Figlio suo
» CCC488.


«Dio dà tutta l’eternità ha scelto Maria, perché fosse la Madre del Figlio suo» CCC488. A tal fine l’ha preparata e «l’ha arricchita di doni degni di una così grande missione» LG 56. Trattandosi della più grande vocazione a cui sia mai stata chiamata una creatura, non vi è da meravigliarsi che in Lei siano state deposte le più grandi grazie. Infatti, nel momento dell’annunciazione l’angelo Gabriele la saluta chiamandola «piena di grazia» Lc 1,28,

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Giorni Feriali
Linea 70 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 11-12-13-51 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi
Giorni Festivi
Linea 94 (fermata Piazzale del Cimitero)
Linee 90-92-98 (fermata Chiesa di San Paolo) - 300m a piedi